Dettagli Recensione
Trasferiamoci in Finlandia!
E se per caso cadesse il mondo io mi sposto un po' più in là?
No no no! Se per caso venisse l'Apocalisse... trasferiamoci tutti in Finlandia!
Che storia simpatica questa di Paasiliinna!
Una storia allegra, leggera, ma che racchiude un messaggio importante.
Asser Toropainen, uomo che in gioventù fu un grande bruciachiese, alla vigilia della sua morte lascia un importante compito al nipote Eemeli: costituire con i lasciti testamentari una fondazione religiosa con tanto di costruzione di un 'tempio di legno'. Così a Eemeli non resta che esaudire l'ultimo desiderio del morente.
Rimboccandosi le maniche, dopo tanto lavoro finalmente la chiesa di legno è fisicamente pronta, e poi? Il vecchio Asser non gli aveva detto tutto. Era dunque necessario un pastore che guidasse i religiosi? E il cimitero della comunità mica poteva restare vuoto, c'era bisogno di cadaveri! Senza contare i problemi con lo Stato: Eemeli ha messo in piedi una chiesa abusiva, con tanto di cimitero e centri abitati, e non vorrebbe pagare le tasse?
Con tutte le ricchezze che aveva, nonostante l'intero mondo stesse andando in sfacelo!
Insomma, il mondo è devastato dalla Terza guerra mondiale, l'inquinamento ha raggiunto livelli incredibili, la moneta serve sempre meno e nonostante questo dei 'normali' cittadini vivono come se non accadesse nulla?
Ebbene sì! Perché nei boschi della Finlandia centrale, terra ricca di laghi, legna e cibo, l'Apocalisse sembra un miraggio in una grotta (cioè, impensabile).
Questa lettura fa scappare molti sorrisi: il tema trattato pur essendo importante con la penna di Paasiliinna assume toni così ironici che lo rendono quasi inverosimile. Quasi. Non bisogna comunque dimenticare che la Terra e tutti i suoi abitanti esigono rispetto.
Interessanti sono i personaggi, spesso assurdi, con un'aria disinteressata che ben sì adatta alla loro pace: ne troviamo davvero di tutti i colori, da chirurghi improvvisati a orsi affamati e irascìbili, loschi trafficanti e cavalli assennati.
Un mix simpatico, accattivante, capace di creare situazioni impensabili ed esilaranti;
molto interessanti, e secondo me la parte meglio riuscita, le descrizioni degli ambienti e della vita della comunità: Paasiliinna è stato un guardaboschi e questa sua precedente occupazione trapela da ogni pagina, da ogni suo dettaglio riguardante la natura selvaggia. È stato un po' come esserci, passeggiare tra i boschi o pescare sul lago.
Il tutto raccontato con una prosa irriverente, scorrevole, con un linguaggio ricco che dice tutto quello che c'è da dire.
Consigliato... sopratutto se amate la natura e/o cercate una visione più leggera della vita e/o pensate che vivere senza nuove tecnologie, regredendo un poco, sì possa stare meglio.
Perché Paasiliinna lo sa che la gente tende a complicarsi le cose, e in modi veloci e diretti vi dice lo stretto necessario che che serve per stare bene: ovvero che le donne (e gli arabi) non hanno il senso dell'orientamento e che gli animali selvatici non amano il blues ;)
Commenti
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@robbie, te lo consiglio, è tanto simpatico!
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