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Un lungo camminare
Ricorda un pò Forrest Gump, anche se non ha niente di Forrest Gump. Il protagonista è un uomo che soffre perchè, dall'oggi al domani, perde tutto e ci sono due pugili che si scontrano dentro di lui, il "voglio morire" e il "voglio vivere". Di fronte alla sofferenza e al lutto c'è un percorso universale, i cui primi tre stadi sono il rifiuto, la rabbia e la negoziazione. Alan comprende presto che nella vita o si è vittime delle circostanze o si è padroni del proprio destino e così sceglie di vivere, soddisfando solo i suoi bisogni primari, in un lungo cammino verso una metà scelta solo perchè era la più lontana dal punto di partenza. Camminare lo aiuta a tenere a bada i pensieri più neri, parlare con gli sconosciuti che incontra lo aiuta ad aprire il suo guscio e così scopre che respirare la natura ha un grande potere curativo e così scopre più cose di se stesso. Stile semplice, scorrevole, come un diario di vita.
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IL protagonista del tuo romanzo sceglie la vita.
Quello del mio sceglie la morte.
Riflessioni di un mercoledi pomeriggio...
:-D