Dettagli Recensione
Chiacchiere, champagne e bugie
Ormai sono abituata alle assurdità e alle stranezze di Amelie Nothomb e non mi stupisco più di nulla.
Ma questo romanzo l'ho trovato talmente strano e reale al tempo stesso e questa combinazione non me l'ha fatto apprezzare in pieno. E recensirlo non è facile.
L'assurdo comincia fin dalle prime pagine: il protagonista "ruba" e assume l'identità dell'uomo che gli muore in casa per un attacco cardiaco e da quel momento in poi il fu Baptiste Bordave, che da ora in poi sarà Olaf Sildur, si stabilisce a casa del morto godendo della compagnia della sua moglie vedova, ozio, riposo, abbuffate e tanto, tantissimo champagne.
I motivi di questa scelta sono tanti: paura, desiderio di cominciare una nuova vita....
A mio parere, però, "Causa di forza maggiore" non ha una vera e propria trama.
Anche altri romanzi della Nothomb sono così, ma questo non mi è piaciuto granchè.
Più della metà del libro è costituito da dialoghi, dialoghi che non coinvolgono e non appassionano per il semplice fatto che sono troppo mondani. Annullano l'aura di mistero e suspense che uno si aspetta e deludono per la loro semplicità. Tipici discorsi da amici al bar, insomma, che sembrano scritti apposta come riempitivo.
Da parte mia, in queste parole mi aspettavo qualche piccola perla di filosofia, ironia e sarcasmo di cui la Nothomb è maestra, e invece niente.
A tutto questo si aggiunge il forte senso di immobilità e staticità che crea una sensazione di noia e oppressione. Poche pagine, ma la lettura è stata lenta.
C'è da dire però che mi è piaciuto tanto il finale, anche se terribilmente irreale, che mi ha perfino commossa per la sua ingenua dolcezza.
Che dire? Non lo considero fra i migliori libri dell'autrice e il mio consiglio è di lasciarlo fra gli ultimi in ordine di lettura.
Commenti
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Ordina
|
Hai ragione, l'obiettività è una cosa importante in questi casi.
Io credo che per apprezzare al massimo un autore (infatti la Nothomb è la mia scrittrice preferita =D) non bisogna necessariamente amare tutti i suoi romanzi: ci sono brutti come i belli, esattamente come si ama una persona sia per i suoi pregi che per i suoi difetti. Non esiste la perfezione da nessuna parte, nemmeno nella letteratura e io amo troppo la Nothomb in tutta la sua imperfezione =D
Mi diverte, mi rallegra, mi delude, mi intristisce, mi annoia, mi colpisce, mi accultura.... Quando c'è tutto questo nei libri di uno scrittore, allora è destinato a diventare il mio preferito e questa sorte è toccata alla mia Amelie =)
Sono felice per te, è bello trovare il proprio autore preferito, io sono alla ricerca!
Io ci ho impiegato 17 anni per trovare Amelie XDDD
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |