Dettagli Recensione
Il male dell'anima.
“Chi voleva guarire? Mi ci erano voluti anni per diventare così magra. Non ero malata. Ero forte”.
Intrappolata nel suo fragile corpo Lia è una ragazza d’Inverno, un'adolescente persa assieme alla sua amica Cassie nelle eterni nevi dell’anoressia e della bulimia. Due amiche che girano in tondo, senza sapere come uscire dalla distesa infinita di colore bianco che le trattiene.
La neve.
La neve che assume le forme di una bilancia, nemica, ostile che secondo le ragazze segna sempre chili superflui, anche quando a diciotto anni l’ago si ferma sul numero trentotto.
Il primo di infiniti Obiettivi, verso il loro scopo primo: riuscire a sgusciare via dagli sporchi e contaminati corpi, a uscire per sempre da quell’involucro di ossa e a librarsi pure e infinite.
Chi arriva per prima vince.
Il cibo è morte, è frustrazione, è senso di colpa.
Il cibo è un numero che si ingerisce e che mai deve superare il duecento.
Numeri, cifre da ridurre al minimo, e una volta raggiunto l'Obiettivo, il "minimo" diventa un'enormità, e si va alla ricerca di un nuovo minimo, precipitando in un circolo vizioso che non avrà mai fine.
"Perchè? Vuoi sapere perchè?
Infilati in una cabina di un solarium e friggiti per due o tre giorni. Quando la pelle sarà tutta bolle e comincerà a spellarsi, rotolati nel sale grosso, poi mettiti una maglia di lana intrecciata con vetro filato e lamette. Poi mettiti sopra i tuoi vestiti normali e stringili più che puoi.
Fuma polvere da sparo e vai a scuola e salta dentro i cerchi, mettiti seduta e supplica, e rotolati a comando. Ascolta i sussurri che di notte ti si annidano in testa, ti dicono che sei brutta e grassa e stupida e stronza e, peggio ancora, “una delusione”. Vomita e crepa di fame e tagliati e bevi perchè non vuoi sentire nulla di tutto questo. Vomita e crepa di fame e tagliati e bevi perchè hai bisogno di un anestetico e funziona. Per un po’. Ma poi l’anestetico diventa veleno e a quel punto è troppo tardi perchè te lo sei iniettato dritto nell’anima. Ti sta distruggendo e non puoi farne a meno.
Guardati in uno specchio e vedrai un fantasma. Senti ogni battito del tuo cuore che urla che ogni singola cosa in te non funziona.
Perchè? è la domanda sbagliata.
Chiediti piuttosto: Perchè no?"
Un romanzo intenso e glaciale al tempo stesso, impossibile recensirlo senza la paura di essere troppo banale.
La Anderson ci parla di qualcosa di vero. Non è una semplice storia inventata, qua non vi sono fantasmi, vampiri o mostri... Il nemico di Lia è terribilmente reale, il nemico di Lia in Italia colpisce 3 milioni di adolescenti, 10 ragazze su 100.
"Wintergirls" è qualcosa di agghiacciante, ti entra nelle vene e si mescola al tuo sangue. Piangi, soffri, ti spaventi e rimani delusa insieme alla protagonista.
L'indifferenza non è ammessa.
Leggetelo e quando arriverete alla fine, quando avrete esplorato il dramma a 360 gradi, quando vi sarete accorti della "non vita" di Lia, prendete le riviste patinate con modelle taglia 36 e buttatale nella spazzatura.
Ognuno è bello a modo suo e non sarà certo un numero della bilancia a decretarlo.
Parola di chi ci è già passata.
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Commenti
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Bella recensione .
Io ho smesso di fumare, sono aumentata quattro chili, ho fatto ciao ciao ai miei vecchi jeans e mi piaccio piu' di prima !
@ Rondinella: è esattamente che ho provato io leggendolo... E' un ottimo libro, sicuramente uno dei migliori che ho letto sull'argomento.
@ CUB: W i 4 kg in più!
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Questo libro è un pugno nello stomaco, sopratutto se sì pensa che ci sono persone (e non solo ragazze ma anche ragazzi) che vivono davvero questa situazione. Spesso incomprensioni, trascuratezze o altre cose a livello psicologico che sì riversano sul corpo ma non solo. Quando lo lessi io rimasi spiazzata...