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Il nascondiglio perfetto
Siamo a Parigi.
Al numero 7 di rue de Grenelle , in un bel palazzo signorile, vive Renée. Lei ama definirsi bassa, grassa e con l'alito mattutino di un mammut. Renée, vive una doppia vita: una é fatta di apparenza. Per tutti, infatti, é l'anonima portiera che sbriga faccende di vario genere e vive la sua vita solitaria in compagnia di un gatto. L'altra vita, invece, é all'interno di una stanza segreta della sua casa.
Qui nasconde un piccolo grande tesoro: centinaia di libri di varia argomentazione.
Renée adora leggere e imparare. Da autodidatta é riuscita a plasmarsi una cultura sopraffina che continua ogni giorno ad alimentare con testi filosofici e non, mentre divora tavolette di cioccolato fondente. Questo é il suo nascondiglio dal mondo; un mondo che non la capirebbe se venisse allo scoperto perché troppo fuori dai canoni ordinari dell'immaginazione collettiva.
Renée però é in equilibrio così; non ama la gente e la gente non la ama.
Nello stesso palazzo, qualche piano sopra la portineria, risiede Paloma, ragazzina di 12 anni, acuta ed intelligente con una chiara visione della vita: "...la gente che mi circonda é mediamente mediocre ed io, che ho un quoziente intellettivo di parecchio sopra la media, non posso conviverci bene; mi sento come fossi chiusa in una boccia per i pesci...devo fare qualcosa...."..." Ho deciso: mi uccideró il giorno del mio tredicesimo compleanno utilizzando gli antidepressivi che rubo alla mia nevrotica madre, ma prima filmo una sorta di documentario per i posteri". Da qui parte il romanzo...le due protagoniste entreranno in contatto con i loro due mondi apparentemente diversi ma in realtà vicini e simili. A fare da collante ci penserà un giapponese di mezza età che al primo sguardo riconosce in ambedue delle persone speciali, ognuna con piccoli drammi esistenziali da superare.
Il romanzo é gradevolissimo; la Barbery ci fornisce un quadro autentico della Parigi borghese con le sue facciate ipocrite e i nuovi valori precostituiti. Tutti i personaggi sono ben delineati e l'intreccio narrativo cattura l'attenzione del lettore. L'unica pecca sta nell'aver calcato troppo la mano con le dissertazioni filosofiche perché, a mio avviso, per cercare di comprendere appieno alcuni concetti un po' contorti, si rallenta la piacevolezza della lettura e si soffocano le emozioni.
Comunque, l'insegnamento, un po' retorico del "niente é come appare..." non poteva essere divulgato meglio.Una fresca lettura estiva.
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Commenti
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io ho amato questo libro e lo consiglio spassionatamente....
ciao
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