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L'amore per un figlio non accetta compressi.
“I sogni durano per sempre, ma la volontà di tradurli in realtà spesso si offusca”
Per evadere da una vita che lo tormenta, Tom si rifugia nella magia dell’Oceano trovando un clima di pace e cogliendo con stupore tutto ciò che la natura gli offre. Tom è un ottimo guardiano del faro, ligio al suo dovere. Impeccabile. Tuttavia la sua vita è macchiata di sangue: quello di una guerra che ha fatto vedere ai suoi occhi troppo vite spezzate, e il ricordo dei compagni morti è un passato indelebile, concreto e asfissiante.
Poi c’è Isabel. La luce della sua vita, un amore che vince la solitudine del faro. Lei è pronta a seguirlo. Le loro vite si uniscono. Nell’immensa voce dell’Oceano. Ma l’amore non può vincere il dolore per dei figli persi, negati dal destino, cancellati dal sale amaro delle onde, il cui suono, da grido d’amore, diviene il pianto straziante di due innamorati distrutti dalla sofferenza.
Poi arriva una bambina, cullata dal placido respiro del mare, inerme e indifesa, ma forte per la sfida che la natura le ha posto contro. Il buio della loro vita si riaccende per la speranza. Ma il guardiano del faro dovrebbe scrivere tutto. Annichilire la felicità per fare la cosa moralmente giusta. Cos’è tuttavia la morale quando è in gioco un figlio, cosa sono le sottigliezze del giusto e non giusto quando il tuo ventre può tornare a vivere? In questi caso il bene e il male, l’etico e il non etico si confondono, e solo il cuore prende la scelta.
Chi legge non può non rimanere straziato, senza parole di fronte a questo dolore senza nome, non può capire. Può solo astenersi dal giudicare e rispettare il tormento senza nome che è la perdita di un figlio. Lucy, il nome della bambina, è di per sé sinonimo di luce. Ma tanto è più forte, tanto più le ombre si addensano intorno a lei.
Immagine suggestive si abbattono sul lettore, pagine che si frantumano contro di te con la potenza invincibile e il fragore potente delle onde, col grido di disperazione o la calma di serenità che l’acqua infonde. Atmosfera coinvolgente, personaggi che vivono di forza propria, amore, odio e perdono che si agitano in una tempesta che incute timore, ma dalla quale non ci si può separare.
Ma anche nella disperazione, nello sconforto, nel mare in burrasca, quando l’Oceano riversa sull’uomo la sua frustrazione e il suo odio, splende comunque il faro, guida e compagno della vita. Guardiano della serenità.