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Un messaggio sempre attuale
Esistono dei libri che sono come il vino buono: più invecchiano e più migliorano. "Il buio oltre la siepe" di H. Lee rientra sicuramente nella categoria. Lessi questo libro qualche "secolo" fa, quando ero ancora alle scuole medie e mi ricordo che già all'epoca mi colpì notevolmente. Ora, a distanza di diversi anni, avere avuto la possibilità di rileggerlo mi ha permesso (purtroppo) di cogliere pienamente l'attualità del messaggio in esso contenuto.
Scrivo purtroppo perchè i temi trattati sono, ahinoi, tuttora presenti nelle nostre società. Il razzismo, la discriminazione nei confronti di coloro che hanno un altro colore della pelle, o più semplicemente la paura del "diverso", di chi non si conosce, sono aspetti che non occorre andare a ricercare nella storia americana del XX secolo.
La vicenda, ambientata in una cittadina dello stato dell'Alabama, nel "profondo sud" degli Stati Uniti, ruota attorno alla famiglia Finch ed in particolare all'avvocato Atticus che viene incaricato della difesa d'ufficio di un uomo di colore, ingiustamente accusato (dai bianchi del posto) di violenza sessuale nei confronti una ragazza. Ma i pregiudizi e le abitudini sono dure a morire e ben poco valgono le evidenti prove dell'innocenza dell'accusato davanti alla giuria composta da bianchi .....
Concludo evidenziando che il titolo originale inglese dell'opera è traducibile con l'espressione "uccidere un passero", con la quale si intende la crudeltà di eliminare, di compiere azioni violente verso una creatura innocente come può essere un passero ! .....Ed il messaggio che ci trasmette l'autrice evidenzia che la violenza può essere tanto fisica quanto psicologica, considerato che le vittime di questo romanzo sono due: il povero Tom Robinson, l'uomo di colore ingiustamente accusato, ed il fantomatico Boo Radley, segregato in casa da anni e vittima dei pregiudizi e delle dicerie prive di fondamento degli abitanti del posto.