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Le intermittenze della morte
 
Le intermittenze della morte 2012-07-22 19:45:24 DanySanny
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
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4.0
DanySanny Opinione inserita da DanySanny    22 Luglio, 2012
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"La morte è chiusa per ferie"

La morte è un'ombra silenziosa che ci pedina fin dalla nascita. Spesso ce ne dimentichiamo perchè come tutte le ombre è un riflesso, la cui vividità dipende dal sole. Quando l'astro è luminoso, quando la felicità ci pervade, la morte si dissolve, ma soltanto nella mente.
Si teme questa compagna di vita, si cerca di sfuggirle, ma ad un certo punto, prima o poi, si arriva faccia a faccia con essa e a quel punto tutte le certezze cadono, tutta la vita, nelle sue convinzioni, si sgretola. Tutti torniamo polvere, polvere di stelle, polvere di vita.

Il libro di Saramago parte da uno dei desideri più frequenti e pressanti nell'uomo, un desiderio che è insito nella natura umana: vivere per sempre. E allora immaginate che la morte decida di affiggere il cartello "chiuso per ferie" davanti alla sua spelonca e il libro è iniziato. Un romanzo dominato non dall'assurdo, ma dal paradossale. Il paradosso, giocando con sottigliezza nell'ambiente sfumato dell'ambiguo, diviene, con mirabile abilità, un elemento fondamentale per cogliere le contraddizioni della realtà, un mezzo che grazie alla sua ampia gamma di interpretazioni è lo strumento di una ilare critica alla società.
Perchè la vita dell'uomo è connaturata alla morte: ospedali, assicurazioni, ospizi e becchini si basano, senza che nessuno se ne accorga, su quel ciclico cambio di vite che l'uomo aborrisce. Per non parlare delle religioni che in perenne contrasto tra di loro si uniscono per fronteggiare la scomparsa della morte. Perchè in fondo le religioni si basano sul concetto di Giudizio Universale, dopo la morte. E senza di essa tutto crolla.
Il paradosso è spietato, ironico, sarcastico e non risparmia il potere, i mezzi d'informazioni, che si lanciano su una notizia cercando più della notizia, il titolo più affascinante. IL paradosso della morte in vacanza non risparmi i filosofi che si lanciano in dispute infinite su tutte le questioni che ne concernono.
Poi la morte ritorna. Implacabile. La falce miete vittime una dopo l'altra (certo, in sette mesi di ferie, o meglio, sciopero, ce n'è di lavoro arretrato), ma anche lei si rende conto che le sue ossa gelide, la sua falce arrugginita dal lavoro di secoli, devono qualcosa agli uomini, non solo sofferenze. Così partono le lettere, viola scuro, annuncianti la morte dopo una settimana. Figuratevi il caos.
E mentre la morte è indecisa se continuare a scrivere la posta per mano, o sulla "hotmail" (sì, anche la morte di modernizza), una lettera torn sempre indietro, quella di un violincellista, come se la morte fosse cacciata dalla musica, dall'arte. Allora la morte prenderà provvedimenti e..... .

E' un liro unico sotto molteplici aspetti. Lo stile è fuori dal comune: ci sono frasi lunghe intere pagine, a volte anche 2, senza punti, due punti, punti e virgola, soltanto virgole. Anche le virgolette e i trattini scompaiono. IL disorientamento è inevitabile. Ma tutto si accorda con l'indefinito del romanzo, con i luoghi e i nomi celati. Perchè la grammatica è una sottigliezza, la storia è universale.
Perchè in fondo Le intermittenze della morte non è una riflessione sul senso della vita o quello della morte, ma semplicemente uno studio dell'animo umano, delle dinamiche sociail, una critica alla società. L'unica riflesisone sulla vita e la morte è che tutto finirà, anche la morte stessa sarà vittima di una Morte, più grande e definitiva. Alla fine del romanzo la vita non vince la morte, anche se così può sembrare: la vita e la morte si uniscono, perchè senza l'una l'altra scomparirebbe, perchè sonole due facce di una stessa medaglia, una medaglia che racchiude in sè le aspirazioni, le emozioni e i sentimenti di tutta la società.

Forse è meglio che la morte esista, perchè senza la vita erompe, e la bassezza dell'animo umano, senza i freni del peccato, si espande in tutta la sua controversa natura. E in fondo, anche quando la malignità si manifesta in tutta se stessa, quando l'illegalità e la corruzione dilagano, quando i valori si annichiliscono per l'utile, in fondo, rimane sempre la speranza, quel filo sottilissimo che ci si avvinghia alla vita e che conduce verso il futuro. A volte si strappa, a volte, invece, è il più bel gesto di vita.

In realtà la morte è il motore della vita, e non può essere altrimenti. Quando morirà la morte, non non esisteremo più.

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Sembra incredibile, ma questo libro si riallaccia all'ultimo del quale ho scritto una recensione: "l'origine delle specie" di Darwin. Senza la morte tutto sarebbe statico, mentre la natura creando individui mortali che si riproducono, ha permesso la moltiplicità di forme presenti sulla terra. C'è poi una scimmia che per divenire immortale si crea degli dei a propria immagine e somiglianza, ma questa è un'altra storia...
Complimenti per la recensione!!
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DanySanny
23 Luglio, 2012
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Grazie! Comunque hai perfettamente ragione, condivido e ammiro questo genere di romanzi che spingono alla riflesisone su temi di vitale importanza per l'uomo, che aspiral l'immortalità, e per farlo non guarderebbe in faccia nessuno, neanche l'annichilimento della dignità... ma così va il mondo, così è andato, non cir esta che SPERARE che cambierà...
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23 Luglio, 2012
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Mi stupisci...mi stupisce la concretezza e la visione d'insieme delle tue idee, la facilità di scrittura ....ma sei sicuro di avere l'età che dici di avere? Non posso far altro che inchinarmi alla tua bravura.
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DanySanny
23 Luglio, 2012
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Grazie Marcella, per 'età sii sicura, 16 anni questo novembre, la foto del profilo è mia, di circa un anno fa, grazie ancora..... diciamo che le mie idee sono abbastanza articolate e si articolano di più ogni giorno e mi stupisco da solo che ogni volta che mi soffermo a pensare su un argomento ho sempre opinioni diverse da quelle comuni, a volte mi complico la vita, ma senza non mi sento soddisfatto... per la facilità di scrittura devo ringraziare i libri che leggo, miei insegnanti di scrittura e migliori di qualsiasi altro libro di grammatica ed è tutta pratica, ad ogni recensione mi sento più "bravo" nell'esposizione.. considera che per scrivere le mie prime recensioni impiegavo anche più di un'ora, adesso invece ho dimezzato il tempo. I pensieri mi vengono facili anche perchè prima di scrivere ci penso sopra.... grazie ancora Marcella :-)
Bravissimo, come sempre del resto! :)
Wow! Concordo sui complimenti e sull'altezza delle tue riflessioni... confesso che anch'io ho avuto qualche sospetto sul profilo e sull'età, ma era tutta invidia! Sei proprio bravo e ti leggo sempre con piacere!
Tu scrivi delle opinioni meravigliose.....ogni volta continuo a restare basita dalle tue capacità!!
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DanySanny
23 Luglio, 2012
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Grazie a tutti, gentilissimi!

Amarilli, i dubbi sono sempre legittimi, e anzi, è meglio sempre averli!!!!!!!! :-)
Bravissimo Daniele!!!! Recensione precisa, elegante ed equilibrata. Mi sono piaciute soprattutto le parti iniziale e finale.Molto filosofiche e ben motivate!!!! I miei complimenti!!!!! :-)
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DanySanny
23 Luglio, 2012
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Da quando sei un amante dell'equilibrio???' Scherzo naturalmente, grazie, anche a me piacciono la parte iniziale e finale.......... comunque non so quanto possono essere filosofiche, diciamo che il mio pensiero si sta formando !!!!!!! XD
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