Dettagli Recensione
Profondo ma contraddittorio
Nonostante i "pensieri profondi" di Paloma siano molto intriganti e offrano spunto per serie analisi interiori sulla vita e sul mondo che ci circonda e ricerche di risposte i più vari e impegnativi dilemmi dell'umanità, l'improbabilità che una bambina dodicenne abbia quel genere di maturità -indipendentemente dal tipo di istruzione ricevuta- e che si spieghi con termini chiaramente colloquiali intervallati da sublimi perle di saggezza orientale, è alta.
Mi sono innamorata della sua ingenuità, della leggerezza con cui affronta la morte, e della sua sagacia, del suo animo combattuto come dell'intellettuale saggezza di Renée, della raffinata gentilezza del signor Ozu e della superficialità sprezzante di Colombe, ma il gozzoviglio di personaggi e situazioni, anche se abilmente e ordinatamente intrecciato, cozza con le conoscenze ampie e complesse dell'autrice in materia di filosofia e psicologia.
E' come se la scrittrice si sforzasse di far apparire naturale che due persone così ordinarie e semplici possano essere in grado di fare riflessioni e istinti così profondamente autoconservatori, ma se si tralascia il dettaglio dell'incongruenza fra la comune inettitudine di una bambina o di una portinaia ad approcciarsi a riflessioni sull'Arte, sul Bello, sul Moto terrestre e sulla Vita, allora il libro, brillantemente scritto, diventa una lettura piacevole e intelligente su tematiche anche molto forti.
P.S.: sinceramente, però, non ho capito che cosa volesse dire il signor Ozu con "non è tua sorella". Qualcuno l'ha capito?
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Commenti
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Bellissimo libro, comunque!! La forzatura di far parlare di temi filosofici una bambina di 12 anni ed una semplice portinaia, mi è apparsa del tutto trascurabile alla luce di una buona scrittura e di intrecci ben riusciti.
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