Dettagli Recensione
Lo sciagurato. La sciagura. Gli sciagurati.
Joseph Lambert, imprenditore cinquantenne, guida la sua Citroen utilizzando una sola mano.
Non e' ubriaco. Ma la sua seconda mano e' voluttuosamente impegnata tra le cosce della sua segretaria.
Invade la corsia opposta. Lui non ritrae la mano.
Un pullman sopraggiunge nell'altra carreggiata, suona. Lui non ritrae la mano.
Invece di rientrare in corsia, l'auto ostacola completamente la traiettoria del bus. Lui non ritrae la mano.
Lo sciagurato. La sciagura.
Un testacoda per i due automobilisti, se ne vanno intatti, senza fermarsi, nello specchietto retrovisore le fiamme. Un autobus con a bordo 48 bimbi, un autista, due assistenti. Ne moriranno carbonizzati cinquanta in un inferno di angeli, l'auto si allontana velocemente.
Georges Simenon, con penna brillante ed elegante, quasi un sessantennio dopo la stesura di questo romanzo, ci propone una storia incredibilmente attuale. Due amanti. No, due complici.
Perche' c'e' una linea di confine che separa una definizione dall'altra e qui viene varcata.
Lo svolgersi del libro nelle riflessioni di Lambert, nel post incidente, nel lutto cittadino, nello scrutare gli altrui volti cercando di scorgerne un potenziale sospetto. Una colpa che sente sua e si ostina a volere negare. O forse no ?
Cornice al racconto un matrimonio fallito o forse mai decollato , una famiglia ai suoi occhi bigotta e insulsa.
Ghiotta la ricetta di quei piccoli bocconi erotici che lui piazza sapientemente quà e là per rendere la scena piccante, ma con classe, la sua penna non e' mai volgare nonostante adulterio e/o prostituzione siano onnipresenti nei suoi libri non Maigret.
Ricco di dettagli, associa ambienti, usi e costumi dei suoi personaggi alle riflessioni del suo protagonista.
Ne percepisco cosi' dei fotogrammi, quasi fossero immagini invece che parole e pur senza una grande azione nella trama, scivola via molto velocemente.
Di nuova pubblicazione in Adelphi, un altro ottimo lavoro dell'autore, alla scoperta dei limiti dell'uomo e di quanto questi siano talvolta irrimediabili, scrutando tra le sentenze della propria coscienza, giudice imprescindibile dei nostri misfatti.
Buona lettura
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Commenti
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Ciao CUB:-)
Bella recensione, interessante il romanzo!
Maigret l'avevo letto molti anni fa.
Georges Simenon ancora mi manca. Lo aggiungo alla mia lista, che è molto lunga, ma prima o poi arriva a destinazione:-)
Ma ci proveró di nuovo perché se tu dici che ne vale la pena, io mi fido!
Grazie
Io ne ho letti un po' , non mi ha mai deluso.
Diciamo che ho un debole per lui , capisco non possa piacere a tutti.
Che hai letto di suo Marghe ?
Naturalmente ho visto trasposizioni televisive e cinematografiche tratte dalle sue opere, ma niente parole scritte...
ComIncio a pensare di essermi persa qualcosa. Grazie a te ho idea di rimediare...
Io film non ne ho mai visti.
Dico solo che il Simenon Maigret e il Simenon non Maigret sono molto diversi, come romanzi.
Tentar non nuoce !
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O.O ammazza che inizio!!!