Dettagli Recensione
Donne – du-du-du – in cerca di guaaai...
Chissà se Zucchero, quando ha scritto questa canzone, aveva in mente qualcuno dei personaggi femminili scaturiti dalla penna di Isabel Allende.
Sì perchè le donne, indiscusse protagoniste nei romanzi scrittrice cilena, sono sempre esseri indomiti, che non chiedono a nessuno il permesso di vivere, amare e sbagliare, e proprio su questa unione di carattere e fallibilità costruiscono le premesse per l'amore viscerale che lettori e lettrici proveranno inevitabilmente per loro.
Ed così anche questa volta.
Maya Vidal, 19 anni, abbandonata dai genitori e cresciuta con gli amatissimi nonni, "la sua Nini e il suo Popo". In seguito alla morte di quest'ultimo la ragazza si trova in un turbine esistenziale drammatico, che le fa smarrire tutte le coordinate e la porta a cacciarsi in grossi guai.
Droga, abusi, alcool, prostituzione, furti, mafia, trafficanti, FBI... Nulla è escluso da questo drammatico cerchio in cui Maya, si trova, inconsapevolmente al centro.
L'unica soluzione è scappare.
Scappare, con l'aiuto della sua Nini, in un luogo lontano dalle tentazioni, dai pericoli e in cui poter finalmente fare pace con se stessa.
Il racconto, quindi, digrada dagli scenari caotici e a spesso desolanti di Los Angeles alla pace e al silenzio dei paesaggi rurali cileni. In queste isole remote nel Sud del Cile, nell’atmosfera di una vita semplice fatta di magnifici tramonti, solidi valori e rispetto reciproco.
La scrittura dell’autrice cilena colora tutte le pagine di questo romanzo in cui prevale il senso di protezione e l’amore incondizionato di una nonna verso i propri nipoti, ma che è tutto ma non di certo un romanzo per bambini.
"Il quaderno di Maya" è una prova di scrittura per arrivare a se stessi.
E' un romanzo di formazione, un romanzo di esilio, di partenze e di ritorni.
E’ un romanzo di carattere fortissimo nelle sue parole e negli eventi raccontati.
E’ un romanzo di incontri che pone al centro un personaggio, dipinto così bene da farcelo amare incodizionatamente per quello che è. Come solo l'Allende sa fare.
Ancora una volta, GRAZIE!
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Commenti
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Esattamente! Il filone di fondo è sempre lo stesso...
Anche se l'Allende per me è il meglio del meglio.
Ma quanti libri devo ancora leggere???!!! SOB!
Eva, ti proibisco categoricamente di comprare altro: ti taglio le zampe se solo provi a mettere piede in libreria... Ecco!
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Un po' come la Serrano, storie di donne. In isole cilene.
DU DU DUUUU...