Dettagli Recensione
Ma si puó?
Non mi ritengo un bigotto o un puritano, mi ritengo credente ma, sopratutto credo che la religione debba essere considerata una filosofia di vita, qualsiasi religione sia dovrebbe avere come obiettivo e punto di approdo uno stare bene con gli altri, nella società, basandosi sul rispetto reciproco e personale.
Mi piacciono i romanzi comici, quelli che riescono a far riflettere ridendo o quantomeno con il sorriso ma, attenzione, in questo caso chi scrive deve avere un talento non da poco per non valicare la sottile linea che divide l'illarita dalla mancanza di rispetto.
Questo libro mi aveva incuriosito, come ripeto, sono attratto dal comico che fa pensare, che ti lascia qualcosa, ma non mi aspettavo cose del genere.
Caro signor Niven, qui non stiamo parlando di amici, parenti o fantocci politici, qui stiamo parlando di Dio, che per chi crede mi sembra quantomeno irrispettoso e strano che offenda (con parole non propio leggere) Mosé ed i suoi Santi, che fumano marjuana e dicono le parolacce. Ma, vabbé, lo scopo era dissacrare le figure religiose per rimarcare la visione "umana" che va distogliendosi dalla semplice filosofia religiosa dando una libera interpretazione del comandamento riassuntivo "fate i bravi" che comprende il rispetto verso tutti, e fino a qui ci puó anche stare. Ma la scena di Gesú che viene quasi sodomizzato da dei detenuti in prigione con tanto di descrizione mi sembra esagerata. Serve essere cosí irrespettosi verso una cosa cosí grande e, per chi ci crede, bella come l'amore verso il prossimo e verso una persona cosí grande che dopo 2000 anni raccoglie ancora consensi e devozioni? Non sto parlando della Chiesa e di nessun altro organo che puó esser benissimo discusso e criticato, ma dissacrare Lui mi sembra eccessivo.
Saró bigotto? Saró puritano? A me non sembra, se non ritenete utile questa recensione liberi di mettermi il bollino rosso, ma vi prego di motivare, di criticare e di farmi crescere. Perfavore non ditemi "é solo un libro" perché dai libri tutti noi abbiamo imparato e siamo cresciuti.
Questa ovviamente é una mia considerazione e quindi soggettiva, in molti hanno trovato questo libro esilarante e profondo...io no! Chiedo solo rispetto per quello che ho detto! =) grazie!
Buona lettura..di altre lettue, il mondo é pieno di cose interessanti!
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Commenti
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Non ho letto il libro, ma solo dalla trama e dalle altre recensioni ho stabilito tempo fa che mai e poi mai avrei comprato questo libro. Sono cristiana e non mi va proprio l'idea che il la figura di Gesu' si presti a fare da bamboccio del primo scrittore che capita.
Gli altri son liberi di leggerlo e divertirsi, io manco lo compro, zero assoluto, do ut des, do rispetto a chiunque, chiunque lo dia a me e alla mia religione.
Bella recensione, approvo e condivido. E son contenta di non averlo mai preso !!!
Io vengo da una famiglia fortemente credente, da un'infanzia cattolicissima e da un'adolescenza come educatrice cattolica: a 17 anni, proprio per questa mia grande e fortissima esperienza, mi sono staccata da tutto; dentro di me sono arrivata ad una consapevolezza probabilmente non condivisibile da parte di chi pratica la fede cattolica ma che mi ha portata lontano.
Ciò non toglie che io abbia sempre continuato a credere nell'esistenza di un unico ed incommensurabile Dio e che proprio per questo ciascuna religione è degna del massimo rispetto.
Bravo Michele, per non aver chinato la testa e per aver detto la tua! Libertà è poter portare sempre avanti la propria dignità che per nessuna ragione al mondo deve piegarsi ai giudizi o ai pensieri altrui.
Hai tutta la mia stima!
Tornarssi indietro cambierei solo una cosa, metterei SÍ su lettura consigliata perché, come dice giustamente Eva é giusto conoscere e capire! =)
l'unica cosa che mi sento di dire è che a volte saper ridere della propria fede e dei propri idoli è sintomo di grande intelligenza e autoironia..
per il resto... come hai detto giustamente tu, ogni opinione, in quanto tale, è degna di essere espressa...
:))))))
SE il limite e' diverso, non significa essere meno intelligenti.
Significa essere diversi. Meno male.
Poi ognuno , ovviamente, e' libero di pensarla diversamente.
Io ho amato questo libro, adorato il rock'n'roll Jesus protagonista.
Forse l'ho amato in particolare anche per i riferimenti musicali inseriti, il capitolo dove canta "Born to run" ripetendo i gesti dello Springsteen di metà anni '70 è favoloso!
Secondo me mancano più di rispetto verso Gesù Cristo quegli alti prelati vestiti di porpora che si fan baciare l'anello.Dov'è l'umiltà?
Perchè il Nazareno vestito di stracci è rappresentato da gente circondata da ricchezze?
Perchè i divorziati non han più diritti nonostante Gesù abbia insegnato il perdono?
Perchè due uomini che si amano valgon meno di un uomo e una donna? Gesù non ci ha forse insegnato che siamo tutti uguali?
Anche questa è mancanza di rispetto nei suoi confronti...
Se io decido che questo libro non fa per me e non ho intenzione di leggerlo, leggo e voto positivamente la tua recensione come quella di Michele, non per questo ritengo di essere meno intelligente.
Semplicemente, questo titpo di ironia a me non piace.
Vuol dire essere meno intelligenti ?
Allora amo la mia stupidita'.
Ora, dal mio punto di vista esterno e (ormai) da poco credente e praticante, posso dire che non si può parlare della Fede (quella religiosa) come se fosse semplicemente la "propria fede" contornata dai "propri idoli".
Piero, perdonami, ma questo discorso lo si può fare in un contesto di gente lontana anni luce dalla religione: la fede e gli idoli possono essere quelli politici, quelli letterari, quelli musicali, può essere Harry Potter per te ed i vampironi per me. Ma Dio, se hai Fede, non può esser l'Idolo su cui scherzare e fare satira.
Non è questione di essere meno intelligenti o bigotti, è solo che se hai Fede in una religione, quella Fede è Sacra!
Io non mi sognerei mai di andare dalla mia adorata nonna, che è comunque una donna acuta e dalla battuta pronta, a farle un pezzo comico sui suoi amati santi: significherebbe ferirla terribilmente! Eppure posso prendere tranquillamente in giro Maria de Filippi, che è il suo idolo, e ci facciamo insieme tante belle risate.
Può sembrare un discorso contorto il mio, ma a mio parere la Satira ha degli ambiti, oltre i quali si perde il rispetto del pensiero e della sensibilità altrui.
A parte il panegirico in cui mi sono appena lanciata, mi riservo sempre di leggere il libro e di dire in futuro la mia.
SE vuoi scrivere una satira su Di Caprio o su Baricco o su De luca o su Nothomb la leggero' volentieri
:-))))
Moderati pero' ti prego sul Di Caprio :-)
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