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La ragazza tatuata
 
La ragazza tatuata 2012-07-02 12:12:45 GLICINE
Voto medio 
 
2.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
2.0
GLICINE Opinione inserita da GLICINE    02 Luglio, 2012
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ESTREMA SOLITUDINE


E’ il primo libro che leggo di questa autrice, devo riconoscere che ha scritto molto ed è membro dell’American Academy of Arts and Letters da più di 30anni.
Questo romanzo lo definisco con una sola parola: “strano”…
Siamo nel Nord dello Stato di New York, a Carmel Heights, dove risiede nella Villa di famiglia lo scrittore solitario trentottenne Joshua Seigl, di origine ebrea , salito alla ribalta della critica con il romanzo “le ombre” che offre il racconto romanzato dell’Olocausto, traendo spunti da racconti fatti dagli avi che vissero quel periodo.
Singolare il modo in cui l’autrice dipinge il personaggio principale, la percezione è di avere di fronte una persona molto più in là con gli anni, sia per l’aspetto comportamentale e caratteriale, sia per quanto riguarda le condizioni fisiche che non sono delle migliori.
Il filo conduttore del romanzo è solo uno: la solitudine.
La solitudine spinge Joshua a cercare un’ “assistente”, che in realtà deve impersonare una specie di tutto fare che si occupi sì, dei suoi scritti, ma anche della casa e della sua persona,se necessario.Il romanzo inizia proprio con tutta una serie di selezioni di individui consigliati e referenziati da amici e conoscenti che affronta lo scrittore, trovando per ognuno motivi anche futili per non porre in essere l’assunzione.
Casualmente Joshua trova sulla sua strada Alma, una donna sola, con un passato non limpido ed onesto, con trascorsi anche di violenza che accetta di lavorare per lui. Singolare anche per quanto riguarda questo personaggio, la descrizione dell’autrice, donna né giovane né matura, in alcuni momenti la descrizione è quasi sgradevole, in altri frangenti sembra affascinante e piacente. La donna non ha titoli di studio che possano avvallare lo status ora conquistato, ma lo scrittore comincia a considerare la stessa insostituibile.
Alma inizialmente cova un odio ed un risentimento profondo, quasi inspiegabile,nei confronti dello scrittore, suo datore di lavoro.
Il romanzo si sviluppa tracciando l’evoluzione di questi due personaggi fino ad arrivare ad un’epilogo del tutto inaspettato. Non bisogna rimanere sulla superficie della storia, brava l'autrice ad accompagnare il lettore con delicatezza all'analisi del comportamento umano ed al suo continuo divenire, in alcuni casi è un divenire migliore ed in altri no.
La lettura è scorrevole, si entra in un’ atmosfera di estrema solitudine ed al termine dello scritto scende sul lettore un velo di profonda tristezza e malinconia.


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