Dettagli Recensione
Io ti ascolto.
Alice.
Alice Sebold.
Molti di voi probabilmente l'assoceranno ad "Amabili resti", libro che ne ha decretato fama e successo.
"Lucky" è tutt'altra cosa.
"Lucky" non è per tutti.
"Lucky" è una storia vera. Una storia di sofferenza. Una caduta a peso morto e una faticosa risalita.
"Lucky" niente giri di parole o inutili preamboli, non servono quando si deve parlare di uno stupro.
"Lucky": fortuna.
Ma la fortuna con lo stupro ha poco da spartire... E non c'è neppure modo di addolcire un racconto come questo.
Alice fa così, ripercorre il Maggio 1981 e i 10 anni successivi, affronta il prima, il dopo, le ricadute e le sofferenze quotidiane e ne parla in un modo brutale e diretto, come se dovesse liberarsi da un peso. Come se fosse la prima volta che racconta la sua storia.
“ Perché se resta anonima, la mia storia è solo una storia, non la realtà.”
Ma la realtà di Alice non è facile da affrontare, non lo è per nessuna donna.
E io che leggo quello che lei, in questa sorta di diario, confessa non sono più una qualsiasi lettrice, ma divento in primo luogo un'ascoltatrice, un'amica che ascolta silenziosamente e rispettosamente il suo sfogo.
Un'amica che le tende la mano e la sprona ad andare avanti.
Un'amica che le da il coraggio di continuare fino alla fine a mettere nero su bianco il suo trauma, le sue paure, la sua "fortuna".
"Nessuno può tirarti fuori da nulla. O ti salvi da sola o non ti salvi."
Io però leggendo questa storia, so per certo che ho teso la mia mano verso di lei e che, in qualche modo, ho contribuito a salvarla dall'oblio.
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Commenti
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Leggendo mi son sentita sua confidente, più che una semplice lettrice.
Merita davvero di esser letto!
Mi è arrivato l'applauso, dalla regia ringraziano. :)))
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Bellissimo e drammatico libro.
;-)