Dettagli Recensione

 
Piccoli limoni gialli
 
Piccoli limoni gialli 2012-06-26 11:50:48 GLICINE
Voto medio 
 
2.5
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
3.0
GLICINE Opinione inserita da GLICINE    26 Giugno, 2012
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STATICITA' DELLE EMOZIONI

Dopo innumerevoli thriller scritti da autori del Nord Europa, mi sono convinta a leggere un romanzo svedese… Anche in questo caso i commenti letti sono entusiastici, libro considerato un bestseller.
Le prime battute del romanzo si articolano in modo del tutto inaspettato, tanto che mi sono chiesta se avessi confuso la dicitura Romanzo, con Giallo o addirittura thriller; la protagonista principale, Agnes, di professione maitre,sta per essere violentata dal suo datore di lavoro; il lettore si ritrova subito a sostenere una situazione di forte tensione che si protrae per qualche pagina , prima ancora di capire bene dove si svolge la storia e chi sono i personaggi principali.
L’originale inizio viene liquidato velocemente senza grandi ripercussione sulla protagonista, e qui la prima domanda: “Perché iniziare in questo modo “Shock”, quando all’atto pratico, ai fini del romanzo non ha nessuna valenza? (Avrebbe tranquillamente potuto cambiare lavoro…)” e questo mi ritrovo a dire è il filo conduttore di tutto il romanzo…
Agnes subisce violenza, perde il lavoro, lascia il fidanzato perché tradita, muore la madre in modo inaspettato il tutto in un lasso di tempo veramente breve e poco traspare del suo stato emotivo, del suo vivere e “metabolizzare” queste grandi prove che la vita le mette davanti.
Oserei dire che il luogo comune che definisce i popoli Nord Europei freddi e distaccati, poco empatici e inclini a vivere le emozioni, non sia del tutto un semplice luogo comune.
Leggo la fatica dell’autrice nel descrivere situazioni e stati d’animo,emotivamente parlando, impegnativi, ed infatti non ritengo riuscito l’intento. La scrittura è comunque molto semplice e scorrevole.
Piccoli limoni gialli è il nome del nuovo ristorante di Stoccolma dove Agnes comincerà a lavorare (le scarne descrizioni del nuovo locale riportano ad una nota industria di arredamento del Nord Europa),il lettore non viene coinvolto dall’entusiasmo della nuova sfida, dalla scelta dell’arredamento, del personale, tutto rimane sulla superficie, così come il lettore….
Detto ciò non è un libro che non si può leggere, ripeto, la scittura è fluida lineare e semplice, ma non intendo tenerlo nella mia biblioteca.

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