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Ricordi e menzogne
"Che cos'è l'uomo se non la somma dei propri ricordi?"
Sono i ricordi a definirci. Non ci si pensa spesso, ma sono essi che guidano e influenzano le nostre azioni. Permettono di sopravvivere. Ci appigliamo ai ricordi nelle difficoltà, per rimpiangerli o per trovare uno sprazzo di serenità. I ricordi determinano i nostri ideali, il nostro pensiero. I ricordi, in tale senso, ci rendono liberi. Indipendenti. E allora chiedo, cosa fareste se ogni mattina,a causa di un...incidente, non ricordaste nulla? Cosa fareste se non riconosceste la persona che vi dorme accanto?
Benvenuti, nel mondo di Christine, la protagonista di questo inusuale thriller. Tutti i giorni si ritrova inerme, indifesa, priva di se stessa, costretta a ricostruire la sua vita, tassello dopo tassello, inutilmente. Perchè sa che domani lo scorderà di nuovo. Un giorno è troppo poco. Poco per ricordare tutto. Poco per provare qualsiasi sentimento. Soltanto la frustrazione. Galleggiando in questo reiterato oblio, legata alle catena della "dimenticanza", Christine si abbandona a suo marito, Ben. A ciò che lui le dice. Un appiglio.
Poi Christine trova un diario. C'è scritto "Non fidarti di Ben".
Crollo emotivo.
Christine legge il diario. Legge la sua vita dell'ultimo mese. Legge di se stessa,di un dottore, di un'amica, di un figlio. Nel rileggere sprazzi di ricordi baluginano fulminei davanti a lei, alternandosi in una lotta contro quel verbo terribile: dimenticare. Per non dimenticare, scrive.
Non ti addormentare è un thriller ambizioso. Lontano da simboli occulti, morti cruenti, simboli sconosciuti, il libro porta in scena la quotidianità, una normalità distrutta. Un passato da ricostruire.Christine è l'ombra di sé, il riflesso sfumato di una donna che ha sofferto.
Niente colpi di scena eclatanti, nemmeno nel finale, ma non era questo lo scopo dello scrittore: al centro di tutto ci sono i ricordi, non si legge solo un thriller, ma un dramma interiore.
C'è tuttavia un problema: lo stile, che non riesce ad amalgamare al meglio le scene introspettive a quelle d'azione (ben poche). D'altra parte è il primo romanzo dello scrittore che certamente può crescere. Manca il ritmo, la suspense è talora titubante, e si allunga sino a spezzarsi. Non è un capolavoro del genere, ma merita per la forte innovazione che tenta di portare.
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Commenti
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ottima recensione , ogni tanto fa bene mollare un pò quei mattoni che leggi ;))) Non devi andare dietro a Marcello ti porta sulla cattiva strada ;) Ricordati che è estate !! Si mangiano cibi leggeri e si fanno letture altrettanto leggere !
P.S. come fai a leggere i libri così velocemente?
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Bravo Dany, se non altro hai un pò allentato con i classici ... ;))