Dettagli Recensione
Emozioni in punta di piedi.
Prima di tutto vorrei darvi un paio di indicazioni, che vi permetteranno di capire meglio, di cosa sto scrivendo, essendo la mia, la prima e unica recensione del libro.
"Quando cadrà la pioggia tornerò" letteralmente: “Adesso, vengo a incontrarti” traducendo dalla lingua originale, è un romanzo pubblicato in Giappone nel 2003. Avendo conosciuto fin da subito un enorme successo in patria, tanto da aver ispirato un film, un manga e una fiction, è stato pubblicato anche in Italia nel 2007.
Lo trama è piuttosto semplice: Takumi e Yuji vivono una quotidianità dove riecheggia doloroso il vuoto lasciato da Mio, moglie di Takumi e mamma di Yuji.
Un vuoto che a distanza di un anno dalla sua morte, appare ancora incolmabile.
Il loro dolore è una malinconia silenziosa, raccolta, sommessa di cui si avverte la presenza sottile in ogni gesto.
In ogni attimo.
La vita di Takumi e Yuji si sforza di andare avanti normalmente nonostante il peso dell'assenza di Mio, fino a quando questa quotidianità lenta e sussurrata, che procede in punta di piedi, viene sconvolta dal ritorno di Mio, in un giorno di pioggia.
Prima di andarsene sconfitta dalla malattia, Mio aveva promesso che sarebbe tornata con la stagione delle piogge, per vedere come Takumi e Yuji se la stessero cavando senza di lei.
La gioia di riaverla accanto è tale che non importa chi sia lei, se un fantasma, uno spirito, o una sosia quello che importa è riuscire questa volta, a tenerla più stretta e non farla andare via mai più.
Quando cadrà la pioggia tornerò" è il trionfo delle "seconde possibilità", è l'appagamento del desiderio che molti hanno nel poter dire alle persone che non ci sono più, tutto quello che troppe volte non è stato detto a sufficienza, o è stato dato per scontato, è la riscoperta di quanto possa essere preziosa e felice la quotidianità condivisa con le persone che si amano.
"Buongiorno, buonanotte, che buono, tutto ok?, hai dormito bene?, vieni un attimo... E' in tutte queste semplici espressioni che vive l'amore. È questo che significa essere una coppia, pensai. A quel tempo però non me ne ero reso conto."
I sentimenti di Takumi, Yuji e Mio sono tratteggiati con discrezione e dolcezza, senza retorica o giri di parole. Dipinti con piccoli tocchi e pochi tratti essenziali talchè è impossibile non sentirsi partecipi delle emozioni dei personaggi, non lasciarsi toccare dalle loro vite e dalla loro vicenda.
Lo stile è essenziale, scorrevole e fatto di molte pause e allusioni, che ben si accorda con il tono del racconto, lieve ma di un'intensità inesprimibile a parole.
“Quando cadrà la pioggia tornerò” è una storia delicata, poetica, struggente.
In sé è molto semplice: non racconta eventi straordinari, non vi è azione, non vi sono colpi di scena o alte dosi di suspense. Ciò che incatena il lettore al testo e lo spinge a non interrompere la lettura fino alla fine, è una delicatezza infinita e straziante, che non può non commuovere.