Dettagli Recensione
"il treno è una buona idea."
Pochi romanzi riescono così bene ad evocare tanti diversi sentimenti; pochi riescono davvero a creare quell'empatia con i protagonisti a un punto tale che alla fine vuoi capire, ricostruire gli accadimenti a prima vista così ingarbugliati e complessi da farti dire...ma allora..? quindi..? ma non ho capito io, oppure...E quell'oppure ti opprime, ti fa rabbia e senti tutto il peso della disperazione e dell'incolmabile solitudine. Perchè è proprio lei la protagonista di questa narrazione. La ritrovi in ogni passo.. "Rientrando, gettiamo nell'erba alta che costeggia la strada le mele, i biscotti, il cioccolato e anche le monete. La carezza sui capelli è impossibile gettarla."
E alla fine del racconto, "il treno è una buona idea" mi aiuta; non dovrebbe essere così invece lo è, perchè vuoi liberarti da quella disperazione che senti. Perchè giunti alla fine è tutto chiaro, tutto lineare, logico, in fondo l'unica verità possibile. E anche io penso senz'altro che, per fortuna, "Il treno è una buona idea."
...."Il bambino dice: Non crescerò, lo sai bene. L'ha detto il dottore.
Hai capito male....Crescerai. Meno rapidamente degli altri bambini, ma crescerai.
Il bambino chiede: Perchè meno rapidamente?
Perchè ognuno è diverso, Tu sarai meno alto degli altri, ma più intelligente. L'altezza non è importante, conta solo l'intelligenza."