Dettagli Recensione
LE PAROLE COME MAREE DI PENSIERO
Romanzo a tratti di difficile e faticosa lettura, ma, una volta presa familiarità con lo stile, molto molto bello.
C'è una frase che secondo me può rappresentare lo spirito di questo libro. "Le parole diventavano maree di pensiero senza inizio nè fine e annegavano il parlatore prima che potesse salvarsi sulla scialuppa del punto a cui voleva arrivare".
In effetti, più che narrare, l'autore si lascia andare a maree di pensiero, per regalarci una storia, anzi, un viaggio, nell'Ucraina di oggi, che finisce per intersecarsi in un'altra storia-viaggio, ambientata nel passato degli stessi luoghi, dal settecento sino ai giorni buii della ferocia nazista.
Jonathan parte dunque dall'America, dopo decenni di oblio, per recuperare /ritrovare ciò che è andato perduto: persone, tradizioni, ricordi...
E' un libro che mi ha lasciato terribilmente triste, ma anche più ricca. Uno stle incredibile, mai uguale, mai banale, con continue piccole frasi preziose.
"...si sforzava di crederle perchè sapeva che l'origine di una storia è sempre un'assenza e voleva che lei vivesse tra presenze".
Occorre armarsi di un po' di pazienza, ma si è ripagati.
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