Dettagli Recensione
Non importa che sia verosimile
E' vero. Alcune parti del libro possono sembrare sofisticate e volutamente troppo intellettuali, ma forse anche in questo sta il fascino di questo straordinario libro, pieno di ironia, humor, riflessioni argute che provengono da dove meno te le aspetti. Non devi capire tutte le citazioni letterarie o filosofiche: sono solo accessori utili al contorno, per rendere il senso della profondità delle due protagoniste.
Ed è altrettanto evidente che non è un racconto verosimile al cento per cento. Né ha la pretesa di esserlo. Ma è una narrazione che risveglia emozioni e stimola pensieri, in cui si ritrovano tante delle disillusioni di noi "ricercatori del bello" nell'arte e nella cultura, tanti aspetti stereotipati del vivere moderno (su cui si può ridere o sorridere), alcune manie e altrettanti paradossi.
Non è un libro di avventura, non è un saggio.
E' un bellissimo racconto "realistico" ma volutamente "iperbolico" (il che porta con sé una satira, a volte amara, delle mode e delle convenzioni) sostenuto da una prosa che non sconfina nell'accademico ma resta sempre piacevolmente leggera, senza essere banale.