Dettagli Recensione
La polvere ricorda chi sei
Quando pensi a questo libro, non puoi definirlo semplicemente “un bel romanzo”, perché sei consapevole sin dalle prime pagine, che ti trovi di fronte ad un vero e proprio capolavoro … il capolavoro assoluto di Fante e di un certo tipo di letteratura americana di “razza” troppo bella per essere inquadrata dentro schemi ben definiti. Ecco spiegato il motivo per cui te ne stai inchiodato sin dalle prime pagine a leggere di Arturo Bandini e delle sue eroiche imprese.
Si proprio lui, quell’ Arturo Bandini di cui già hai sentito parlare, squattrinato e sognatore che vaga per le strade di Los Angeles inseguendo il grande sogno di diventare uno scrittore famoso ed acclamato.
E godi e gioisci con lui per i suoi successi letterari e soffri con lui quando vaga nelle notti senza luna in cerca di Camilla, maledicendo se stesso e il suo brutto caratteraccio e infine provi pena chiedendoti che ne sarà della sua vita, del suo triste destino e della sua povera anima.
Finita la lettura di questo libro però ti vien voglia di benedire Fante e di maledire il deserto.