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cal callie
Le vicissitudini di una famiglia greco-americana che abbraccia tre generazioni e che arriva a "destinazione" con Calliope, la vera protagonista della storia che si svela a noi in punta di piedi solo a metà del libro. Calliope parte da molto indietro raccontando la storia dei suoi nonni per poi passare ai suoi genitori focalizzandosi infine nel periodo adolescenziale dove la necessità di decifrare il suo corpo e la sua anima diventano per lei un tormento necessario per incominciare ad intraprendere una vita adeguata al suo essere ermafrodito. Tre generazioni che si inseguono, che ritornano, che si mischiano aspetti ben delineati dallo scrittore. A mio avviso però proprio nel momento in cui Cal parla di se c'è qualcosa che si perde, tutto avviene troppo velocemente, focalizzandosi solo sul suo periodo di adolescente viene a mancare il percorso che ha fatto per diventare l'adulto che è oggi. L'adulto che trova necessario ripercorre la saga familiare e la sua personale scoperta per poter mettere ordine e vivere accettandosi. Molto spazio alla scoperta, meno all'accettazione, alla comprensione di sé e all'evoluzione, sembra quasi che ad un certo punto, Jeffrey, abbia voluto velocizzare la storia arrivando ad un finale forse un pò banale. Per il mio gusto personale avrei preferito sintetizzare la storia familiare sviluppando di più il percorso avvenuto dopo la scoperta di sentirsi uomo, percorso che viene sottovalutato o volutamente lasciato in mano all'immaginazione del lettore.
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è proprio vero che è tutto soggettivo.
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