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Innocente. Una storia vera

Narrativa straniera » Romanzi

Innocente. Una storia vera 2012-05-16 13:29:59 VinnieTheKid

Voto medio		4.0
Stile		4.0
Contenuto		4.0
Piacevolezza		4.0

Opinione inserita da VinnieTheKid 16 Mag, 2012
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Coinvolgente ricostruzione di un errore giudiziari

Il caso giudiziario di Ron Williamson è un paradigma di mille episodi comuni ai più disparati sistemi giudiziari. Al di là del caso particolare, però, colpisce l'interrogativo inquietante che aleggia nell'aria durante la lettura: e se un giorno capitasse a me? Già, perchè il povero Ron si ritrova invischiato in un'accusa di omicidio e stupro per il solo fatto di essere stato visto in certi luoghi e in certe circostanze o, più semplicemente, per il fatto di avere una certa nomea in paese. E di là, la sete di sangue dell'opinione pubblica e il desiderio di aver al più presto un colpevole (a tutti i costi?) conduce il protagonista sempre più giù, verso l'inferno. A questo punto, dopo aver letto il libro, viene da pensare a personaggi dell'attualità, assassini mediatici poi dichiarati innocenti: molti li considereranno sempre colpevoli, anche a dispetto di sentenze assolutorie: se Ron Williamson fosse finito a Porta a Porta in quanti avrebbero creduto ad una sua innocenza?
E se capitasse a noi?

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Commenti

4 risultati - visualizzati 1 - 4

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Inviato da Cristina72
17 Mag, 2012
Ultimo aggiornamento:
18 Mag, 2012

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Gli errori giudiziari riguardano anche i colpevoli. Il mondo è pieno di assassini che l'hanno fatta franca e che non hanno neppure il pudore di tacere. Io vedo soprattutto vittime che non hanno avuto giustizia e colpevoli in libertà che diventano star. Probabilmente Grisham non scriverà mai di questo.

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Inviato da EvaBlu
17 Mag, 2012

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Assolutamente d'accordo con Cristina.
Assistiamo ad un tempo ridicolo in cui ci si può macchiare di ogni sorta di delitto, persino il più efferato, e sperare comunque di farla franca. è vergognoso il numero degli innocenti che fino adesso non hanno ricevuto giustizia!
Ben venga un simile romanzo Grisham-iano ma senza farci troppo la morale intorno. Con i tempi che corrono credo non sia il caso...

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Inviato da VinnieTheKid
18 Luglio, 2012

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Gli errori giudiziari possono esserci in un senso e nell'altro. Tuttavia, nel caso del protagonista di questo libro, ciò che gioca contro è il pregiudizio nei confronti della persona, unito alla fame di trovare un colpevole a tutti i costi. Una persona che è stata condannata ma successivamente riconosciuta innocente e riabilitata. Francamente, casi di persone assolte ma poi riconosciute colpevoli non ne ricordo neanche uno. Chi sarebbero? La mamma di Cogne? Amanda Knox? E chi ha deciso che sono assassini? Bruna Vespa? Matrix? Il tribunale dei telespettatori che vengono a conoscenza dell'1% del materiale processuale e pretendono in 5 minuti di avere già un'idea esatta ("Te lo dico io, secondo me è stata Amanda... guarda che faccia..")

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Inviato da VinnieTheKid
18 Luglio, 2012

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Il fatto che ci si possa macchiare di qualsiasi delitto e sperare di farla franca non è una caratteristica dei nostri tempi. Anzi, se vogliamo dirla tutta, ci sono stati tempi in cui ciò non era una speranza bensì una certezza (bastava appartenere a un certo ceto sociale o anche solo pagare e eri salvo).
Non capisco poi a cosa ti riferisci con "gli innocenti che attendono giustizia".... chi sarebbero? Persone innocenti ma ingiustamente condannate? Quindi casi come quelli di Grisham...

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