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TORMENTI DI UN ADOLESCENTE NEWYORKESE...
James Sveck è un adolescente newyorkese,figlio di genitori benestanti (e separati),che lavora nella galleria d'arte della madre a Manhattan.
I suoi sognano per lui una folgorante carriera universitaria,James,invece,che si sente lontano ed estraneo rispetto ai propri coetanei,sogna una vita solitaria,in una casa in campagna,come l'adorata nonna da cui spesso si rifugia,passando le giornate a leggere i suoi libri preferiti.
Preoccupati dall'indole del figlio,i genitori di James lo costringono alla psicanalisi,nella quale emergono eventi del passato e tormenti del presente...
Il romanzo di Cameron è l'ennesimo racconto che ha per tema l'adolescenza,le sue turbe,la paura di crescere,i contrasti familiari.Ciò che lo rende piacevole e,comunque,degno di attenzione,è la grazia,la sensibilità con cui questo viene raccontato.James,a tal proposito,è sì un ribelle,ma la sua è una ribellione "silenziosa",che lo induce ad allontanarsi,piuttosto che a distruggere...Malgrado sia cresciuto e viva in ambienti abbienti e chic,se ne tiene distante,sognando una vita più semplice,a contatto con la natura e,soprattutto,con se stesso...Ammette la propria omosessualità,ma si sente ancora incapace di approcciarsi all'altro e,quando prova a farlo,a modo suo,combina un disastro (l'episodio del finto profilo in una chat per gay...)
Humour leggero,di stampo tipicamente anglosassone,personaggi ben caratterizzati e decisamente attuali (basti pensare ai genitori di James,ricchi,relativamente giovani,eppure così tremendamente tristi...),storia non originalissima,ma comunque ben oleata e scorrevole,rendono il libro di Cameron assolutamente piacevole e consigliabile a tutti,adulti compresi...
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Commenti
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ps anch'io concordo che si dovrebbe mettere d'obbligo quando si vota in negativo una motivazione. anche perchè questa può portare al dibattito.
ciao
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