Dettagli Recensione
Il continente della speranza
Di questo libro, nonostante sia passato un pó di tempo, ricordo la tenerezza che trapela dalle pagine. Attraverso l'infanzia del piccolo Harry, bambino attentissimo a ció che si sviluppa intorno a lui, si attraversa con la memoria la vita dei tanti connazionali emigrati in America o altrove per riscattarsi da una vita di stenti nel proprio paese di origine; si vedono immagini come in un filmato di repertorio preso da chissà quale documentario dimenticato in archivio. Le ansie per un inizio incerto e la voglia di riscatto da un' esistenza meschina, mescolate all''assidua ricerca di miglioramento, ci fanno partecipare attivamente al romanzo/cronaca di una famiglia con tanti sogni. La figura di Harry si mostra al lettore quasi come spettatore della vita della propria madre, almeno nella prima parte del romanzo. La figura della madre ci conquista nella sua semplicità perché rappresenta l'essenza stessa della famiglia, il cuore pulsante del sogno infinito contrapposta a quella distruttiva del padre che funge da distorsore. Lo stile, non particolarmente brillante, viene giustificato dalla forza evocativa del racconto. Un romanzo senza troppi fronzoli e pretese, se non quelli di evocare pensieri e ricordi. Nel complesso una discreta prova.