Dettagli Recensione
Zakhor. Al Tichkhac. Ricorda. Non dimenticare mai.
LA CHIAVE DI SARAH è un commovente romanzo basato su un avvenimento reale: il rastrellamento di migliaia di ebrei, da parte della polizia francese per ordine dei Tedeschi, condotti nel Velodromo d’Inverno, il 16 luglio 1942.
La narrazione inizia proprio in questo triste giorno del 1942, in cui la polizia irrompe in casa della bambina, Sarah Starzinsky (Sirka), protagonista delle vicende del passato, per portar via tutta la sua famiglia .
Ma la piccola, che all’epoca aveva dieci anni, non sa che la polizia è venuta per prenderli e portarli via da casa per sempre... così, credendo di tornar presto a casa, cerca di proteggere il fratellino Michel (4 anni), facendolo nascondere in un armadio che è il loro nascondiglio segreto: lo chiude a chiave, promettendogli di tornare presto...
Seguiremo quindi Sarah nella sua esperienza drammatica al Vel d'Hiv e incroceremo altre storie di personaggi - in particolare la giornalista Julia Jarmond, che vive a Parigi "ai nostri tempi" - che si ritroveranno uniti da segreti e dolori comuni, che metteranno faccia a faccia il passato e il presente.
Personalmente non conoscevo questo episodio della storia francese: un altro tassello che si va tristemente ad aggiungere alla tragedia e al dolore di milioni di persone innocenti alle quali fu tolto il diritto alla libertà, alla vita... in quel periodo nero che è la seconda guerra mondiale.
Zakhor. Al Tichkhac.
Ricorda. Non dimenticare mai.