Dettagli Recensione
un piccolo capolavoro
"Il ballo" rappresenta la perfezione del romanzo! La storia conta appena 83 pagine (con scrittura abbastanza grande), lo si legge in un paio di ore al massimo, ma nonostante la sua estrema brevità, riesce a catturare il lettore immediatamente e a coinvolgerlo nella storia con una intensità unica. Lo stile di scrittura dell'autrice è semplice, essenziale, con precisione chirurgica descrive i suoi personaggi scandagliando le loro emozioni e il loro essere, dando un'immagine talmente vivida e veritiera che sembra di averceli davanti in carne ed ossa. La tematica del romanzo è incentrata su una rivalità madre e figlia, sulla voglia di "vivere la mondanità" che bramano entrambe con urgente necessità, e che per ottenerla sono disposte a tutto. La madre, trovandosi alla soglia del decadimento fisico, vuole assolutamente recuperare il tempo perduto ed è disperata all'idea di avere dovuto attendere così tanto per poter "vivere", ma pensa che ora è finalmente arrivato il suo momento. La figlia invece, alle soglie dell'adolescenza, crede che sia invece un SUO diritto vivere la "vita". Non vuole sprecare nemmeno un minuto della sua giovinezza e odia i suoi genitori per il tempo che le fanno perdere in attività da "bambina" che per lei hanno il solo scopo di umiliarla. Entrambe hanno le loro colpe. La madre infatti è così accecata dal raggiungimento dei suoi obiettivi che tratta male la figlia e la considera meno di un oggetto. La figlia, dal suo canto è ammorbata dal seme dell'egoismo che caratterizza la sua età, e il fatto di avere così un cattivo rapporto con la madre certo non la aiuta a placare la sua ira. Ma il momento della rivalsa giungerà presto, sarà un ballo a mettersi di mezzo tra le due. E la vendetta farà il suo ingresso con conseguenze disastrose.
In questo romanzo l'autrice, oltre alla tematica della rivalità tra le due protagoniste, dona un ritratto sagace e beffardo sulla borghesia francese, evidenziandone vizi e difetti, con un risultato eccellente e altamente esplicativo della società frivola, pettegola e ridicolmente piena di sé che caratterizzava quegli anni.
Il lettore assiste impotente alla tremenda escalation della storia con un po' di apprensione. L'ironia della sorte aiuta a sdrammatizzare e a rendere il tutto diabolicamente divertente. Un piccolo capolavoro!!!