Dettagli Recensione
Narcolessia contagiosa
E' la prima volta che leggo un libro di Jonathan Coe, ne sono entusiasta.
Con La casa del sonno, Coe a vinto il Prix Médicis Etranger (Francese) nel 1998.
Un romanzo assolutamente da divorare in pochi giorni, consigliatissimo.
Il racconto si articola in due periodi di tempo, gli anni 1983-84 e il 1996, i capitoli dispari saranno gli anni 80' , i pari il 1996.La lettura è divertente, ricca di dialoghi dove la faranno da padrona i malintesi della prima epoca e il fato che, inesorabile, traccerà vie riconducibili al passato.S'intreccia, non ti aspetti quello che accadrà.
Si percepisce tra comportamenti bizzari e piacevoli, tanta solitudine e depressione.
Per quanto riguarda la storia, per non svelare nulla, scriverò il minimo indispensabile:
Un gruppo di ragazzi molto diversi tra loro, alcuni con disturbi del sonno, da studenti, vivono della enorme grigia e imponente Ashdown.Dodici anni dopo, Ashdown si traformerà in una clinica, dove il dottor Dudden curerà i narcolettice e non solo...compierà bizzarri esperimenti nel sottosuolo...
Una lettura molto divertente, tragicomica che non manca di far sentire il suo pianto, il suo malessere drammatico.
Alla fine del libro mi sono sentito gioiosamente grigio.
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Per fortuna non tutti siamo uguali, è più bello confrontarsi.
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