Dettagli Recensione
Claustrofobia fisica e mentale.
Che amara delusione.
Sara’ che ho trovato esaltante il suo CECITA’ e quindi sono partita con aspettative altissime.
Sara’ che io Kafka non lo reggo e qui, diciamolo pure, l’atmosfera e’ decisamente kafkiana.
Sara’ quel che sara’ ma lo ho finito per auto imposizione , giusto perche’ era breve, senza alcun piacere.
Lo stile di scrittura e’ quello noto dell’autore, con un utilizzo decisamente suo personale della punteggiatura.
Ma mentre altrove scandisce il ritmo in maniera affascinante, qui toglie il fiato in una perenne apnea coatta, diventi paonazzo dalla fatica. Pesante, pesante, pesante.
Il linguaggio e’ volutamente ricercato, a buona ragione, per rendere l’ambientazione.
Il romanzo e’ infatti ambientato in una location alquanto inverosimile – come luogo di un racconto, perlomeno- ossia nella Conservatoria Generale dell’Anagrafe.
Muri alti, ambienti polverosi, infiniti corridoi, anche qui manca l’aria.
Una gerarchia fittissima ed intoccabile l'organizzazione del personale al suo interno.
Il signor Josè, impiegatuccio ai piedi della piramide gerarchica, lavoratore modello da piu’ di 25 anni, improvvisamente stravolgerà le sue abitudini in seguito al casuale ritrovamento di alcuni documenti di una donna, che diventera’ la sua ossessione.
Duecento e passa pagine di elucubrazioni che si fondono con discorsi reali facendoti perdere il senso dell’orientamento tra cio’ che effettivamente sta avvenendo e cio’ che e’ solo nella testa del signor Josè.
Tra i muri di quella claustrofobica Conservatoria.
Rincorrendo, arrancando, le manie morbose di quest’uomo.
Datemi un po’ d’aria, per favore, credo di meritarmela almeno oggi.
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Commenti
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Devo dire che amo anche Kafka...
D'altra parte mi fido del tuo giudizio...
Dubbio amletico: lascio o tolgo? :-(
Questo e' tipicamente Saramago nella scrittura, ma con un fortissimo retrogusto di Kafka.
La trama aveva folgorato anche me effettivamente...Quanto mai. E io AMO Saramago...
Ma questo proprio...
@Marghe : come sopra. Se ami Kafka lascialo in LD, provaci... Magari ti piace.
Non e' il Saramago di CECITA' , se non nello stile.
Magari prendilo in biblioteca, io non lo ricomprerei col senno di poi.
Cupo, noioso, faticoso, strizzacervello. Per me. Ad altri ho visto e' piaciuto molto...
Per carita'...
Leggendolo la sensazione che mi ha trasmesso e' stata simile a quella che ho provato durante la lettura de Il PROCESSO. Inizialmente credevo fosse solo questione mia, invece anche gli altri utenti che lo hanno recensito in Q ho visto hanno provato lo stesso.
Pero' ribadisco, si tratta di sensazioni mie, le recensioni in circolazione sono in genere positive.
A me, proprio zero .
:-)
Cecità è unico e tutti i Saramago che sono stati scritti non sono allo stesso livello.
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Bella recensione!