Dettagli Recensione
Viva la bruttezza!
Per addentrarmi per la prima volta in vita mia nel mondo di questa scrittrice, ho scelto un libro con un tema a me caro, per quanto il titolo mi rimandasse al terrorismo islamico.
Una sola parola per descriverlo: stupendo!
Prima di tutto tengo a precisare che "Attentato" non è una sbobba piagnona, patetica e sdolcinata, anzi, tutt'altro.
Epiphane, il protagonista, è un uomo bruttissimo "con una faccia che somiglia ad un orecchio, la pelle che gli penzola dalle ossa e il paradiso dell'acne sulle scapole" ma non per questo complessato: il dispiacere che prova per il suo aspetto è praticamente minimo e ne va quasi fiero, adorando vedere le reazioni che lui stesso suscita in ogni persona che incontra il suo volto.
E' tuttavia un uomo molto colto, raffinato, intelligente e riflessivo, sempre con la risposta pronta, spesso sarcastica.
Una persona d'ammirare, insomma, testimoniato anche dal fatto che sarà sempre rispettato, soprattutto nel lavoro che si troverà (che non dico, perchè è talmente scioccante e comico che rovinerei la sorpresa).
Inevitabilmente s'innamorerà di Ethel, un'attrice che lui stesso definisce "la più bella donna del mondo", che lo considera come un fratello e niente più, essendo innamorata di un altro uomo (stupido e arrogante) e il povero Epiphane sarà costretto a soffrire in silenzio facendo buon viso a cattivo gioco... almeno fino alla fine!
Bello, bello, bello. Amelie Nothomb è stata una vera rivelazione per me! Questa mitica donna è riuscita a prendere in prestito un tema molto delicato per farlo sfociare in un misto di satira, comicità e grande cultura, nonchè in una perfetta rappresentazione della società attuale che finalmente qualcuno riesce a mettere a nudo senza tanti preamboli.
Il suo stile è semplice ma incisivo, e lascia profondi segni nell'anima, oltre che essere terribilmente divertente e macabro insieme.
La cosa che più mi ha divertita nel libro è stata la profonda critica di Epiphane nei confronti di Quasimodo, il celeberrimo campanaro gobbo di Notre Dame: tutti lo definiscono buono d'animo, ma secondo lui non è vero, perchè se lo fosse si sarebbe dovuto innamorare di una vecchia brutta e sdentata ma gentile, invece che di una bellissima ma superba zingara, dando in questo modo un buon esempio.
Essendo io grandissima ammiratrice del capolavoro letterario di Victor Hugo, mi sono spanciata dalle risate leggendo quest'osservazione anche se non sono totalmente d'accordo (ma d'altronde, se non prendiamo in giro le cose che ci piacciono di più, non si sopravvive in questo mondo!).
Oppure quando racconta, a seconda delle persone che ha davanti, varie versioni della storia della sua vita, tra cui quella di essere nato dalle feci di sua madre dopo che questa si ubriacò al casinò di Montecarlo.
L'unica cosa che un po' mi ha delusa è il finale che ho trovato molto amaro e inaspettato, soprattutto perchè ha rivelato la vera natura di Ethel che avrei volentieri preso a schiaffi in quel momento.
Però da quanto mi sembra e da quanto ho capito, tutto questo è tipico della Nothomb e se il finale fosse stato diverso molto probabilmente sarebbe caduto nel banale togliendogli un po'della sua bellezza.
In conclusione: questo libro merita davvero tanto e lo consiglio a tutti, sia a chi ama Amelie, sia a chi non ha mai letto niente di lei.
Risate, cultura, sarcasmo e macabro non mancano di certo!
Commenti
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Piero, qualcosa mi dice che la Nothomb ti piace moltissimo XDD
La Nothomb colpisce ancora....e io corro ad aggiungere in lista :D
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