Dettagli Recensione
Senza Ritmo
Ennesimo libro di Kerouac, ennesima delusione. Scusatemi se lo amate, scusatemi se pensate che sia un grande scrittore...ma io non riesco proprio ad apprezzarlo. Dopo aver letto Sulla Strada ( che non mi ha comunque impressionato più di tanto) e I Sotteranei ( probabilmente uno dei peggiori libri che abbia mai letto) decido di leggerne ancora un altro, I Vagabondi del Dharma appunto. Il libro si puó considerare il continuo ideologico di Sulla Strada, in quanto il tema centrale è sempre lo stesso: il viaggio. In realtà poi andando avanti con la lettura si capisce che le differenze ci sono. La prima, quella che salta subito all'occhio è la differenza tra i personaggi, che sono completamente diversi da un libro all'altro. La seconda è la presenza del fattore religioso ( Buddista nello specifico) molto presente in questo libro, forse troppo, ed assente in Sulla Strada. Dico troppo presente perchè se già la prosa spontanea di Kerouac non aiuta la scorrevolezza dei suoi libri, il citare continuamente termini sconosciuti ai più serve solo a rallentare il tutto ulteriormente. La storia racconta delle escursioni e dei viaggi che fanno Ray ( Kerouac) e Japhy, suo amico, che passano la loro vita viaggiando appunto, meditando e seguendo i precetti Buddisti. Lo stile è quello per cui Kerouac è celebre, la prosa spontanea che, anche se più leggera e scorrevole de I Sotterranei, rimane comunque abbastanza lento. In sostanza, questo è un mio pensiero, credo che se avete letto Hemingway, Bukowski o Fante difficilmente riuscirete ad apprezzare Kerouac. Un libro che consiglio solo chi veramente ama questo autore, altrimenti fatene volentieri a meno.
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