Dettagli Recensione
La disperata rincorsa all' "esistere"
Questo non è un romanzo di omicidi, non è la storia di un serial killer, né tantomeno quella di un folle. "Il profumo" è la negazione della vita, la rinuncia obbligata all'esistenza e il disiperato tentativo di essere visti, o meglio, percepiti. Suskind, attraverso il suo indimenticabile personaggio, Grenouille, ci mostra un dramma interiore che, sì può apparire improbabile, ma che in realtà, oggi, è sempre più evidente. Come Grenouille desidera essere visto, ascoltato, amato, così, nella società odierna, si è sempre in cerca di attenzioni, di essere compresi e di sfidare una spersonalizzazione dettata dall'omologazione a modelli mondiali dominanti.
Veniamo al testo. Ambientato in una maleodorante Parigi di fine Settecento, "Il profumo" narra la vita di Grenouille, un uomo che, a differenza di tutti, non possiede alcun odore, è come invisibile. Egli, però, possiede un naso eccezionale attraverso cui vede e di cui si nutre; tuttavia è anaffettivo, non prova alcun sentimento, se non un amore sfrenato per i profumi, ma mai per delle persone. E' da questa inquietante caratteristica che si sviluppa la vicenda: dal desiderio del protagonista di essere amato, di tornare ad essere riconosciuto dagli altri. Inizia così il suo peregrinare tra botteghe, luoghi incontaminati, città dominate dai profumi: il tutto senza essere mai notato, nel tentativo di creare un profumo grazie al quale essere ammirato e tornare a esistere veramente. Per far ciò, per sopperire a questo bisogno, Grenouille inizierà ad uccidere, a sacrificare vite per raggiungere il suo obiettivo, trasformandosi da sventurato a mostro. La sua, tuttavia, non è follia: egli segue un piano ben preciso, spietatamente logico e freddo, quasi disumano; se la sua fosse stata follia avremmo assistito ad una serie di eventi illogici e irrazionali. Il suo è un bisogno che, seppur ci appare ingiustificabile, necessita di comprensione. Cosa fareste se, pur vivendo, foste invisibili? Cosa fareste se foste certi di non poter essere soggetti a qualsiasi emozione? “Il profumo” tenta di rispondere a questi interrogativi, portandoli probabilmente all’estremo, ma mettendoci in guardia dall’impoverimento interiore.
Suskind, portando in scena il mondo degli odori, ne porta in luce la caratteristica fondamentale: quella di essere un indispensabile segno per il riconoscimento, dipingendo il ritratto di un epoca vista da una prospettiva inconsueta, quella degli odori. Uno stile duttile che, dalla semplicità della mera narrazione, diviene complesso e sfarzoso quando si descrive la complessa personalità del personaggio; il tutto senza mai cadere nel torbido, ma anzi, creando l’impressione di assistere ad ogni pagina a gesti d’amore.
Il vero senso del romanzo, però, si comprende alla fine, quando si legge un finale davvero disarmante capace di incrinare le idee del lettore costringendolo a riflettere, a smontare le proprie convinzioni e crearne delle nuove, necessariamente diverse dopo lettura. “Il profumo” non è soltanto la storia di Grenouille, ma è la vita di tanti uomini, che, seppur in termini differenti, non sentono di esistere e si sentono esclusi. Spero che questo romanzo venga letto come monito per non lasciare che la propria personalità, la cosa che veramente decreta la nostra esistenza, si annichilisca e perda importanza. Se siete finora stati trattenuti dal clima noir che si respira in questo romanzo, dagli omicidi e dall’apparente aspetto di thriller, sappiate che questi elementi sono soltanto espedienti per raccontare una verità inquietante ed innegabile. Dimenticate la trama e leggetelo, sarete avvolti in una spirale di profumi e, soprattutto, sarete affascinati e inorriditi da un personaggio geniale e multiforme, emblema della crescente spersonalizzazione dell’uomo moderno.
(La mia è un’interpretazione del tutto personale; ci si scusa per la lunghezza)
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Commenti
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Da leggere e rileggere!!!!
Grazie? Di nulla! Sempice verità!!!
Pensa l'ho comprato proprio ieri sera a seguito di insistente suggerimento di un amico !
Bella recensione.
;-)
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