Dettagli Recensione

 
Sono una vecchia comunista
 
Sono una vecchia comunista 2012-03-27 17:56:03 Argento
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Argento Opinione inserita da Argento    27 Marzo, 2012
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Si stava meglio quando si stava peggio!

Si stava meglio quando si stava peggio. Questo sembra suggerirci Emilia Apostoae, detta Mica, la protagonista del libro ”Sono una vecchia comunista”, di Dan Lungu, edito da Aìsara.
Scrittore rumeno da noi a oggi sconosciuto, ma, chiaramente, conosciuto nel mondo!
Prescindendo dal fatto che lo scrittore sia famoso oppure no, il libro è davvero interessante, sotto diversi punti di vista. La storia che ci narra attraverso Mica è una rivisitazione dei tempi del regime di Ceau?escu vista dalla prospettiva odierna
In Romania è tempo di elezioni e la figlia di Mica, Alice, che vive nel civilissimo Canada, telefona alla madre per chiederle per chi voterà. Ed ecco che Emilia si scopre a pensare con nostalgia ai tempi del comunismo, quando tutto sembrava peggio, ma, voltandosi indietro, forse si stava meglio.
“All’improvviso il ricordo è davanti a me. Il gusto era quello del pezzetto di maddalena che a Combray, la domenica mattina, quando andavo a darle il buongiorno in camera sua, zia Leonia mi offriva dopo averlo inzuppato nel suo infuso di tè o di tiglio…." (Marcel Proust, Dalla parte di Swann)
La telefonata della figlia sembra essere il pezzetto di maddalena che risveglia la memoria della protagonista con tutta la sua dolcezza. Ma la memoria spesso inganna, perché il tempo addolcisce i ricordi sfrondandoli dai contenuti più brutti. E questo succede anche a Mica, che ha oggi una visione nostalgica e quindi edulcorata del regime. I suoi dolci ricordi, come le belle giornate passate in fabbrica a lavorare e a giocare a Backgammon, diventano oggi quasi assolutori nei confronti di un comunismo che ha lasciato pochi nostalgici in coloro i cui amici e parenti ne sono stati vittime Come dimenticare le lunghe ore passate in fila per acquistare beni di prima necessità, la paura di essere perseguitati dal regime, come nemici del popolo, le privazioni accettate in silenzio per anni? Queste apparenti incoerenze portano Emilia a riflettere e a confrontarsi con la differenza che c’è tra il passato e il presente, che va avanti, si evolve, e passa il testimone di mano.
La narrazione si svolge, infatti, su diversi piani, quello di un oggi, moderno e capitalista, e quello di un ieri, in cui il comunismo la faceva da padrone. E con diverse digressioni ci porta ai tempi di Ceau?escu, "Geniul din Carpa?i", il genio dei Carpazi, raccontandoci come si svolgeva la “vita comune” durante il regime, dipingendolo a volte in modo grottesco attraverso storielle divertenti sul Condottiero. Il libro è scorrevole, ha un ritmo piacevole ed è a tratti divertente o amaro. La traduzione è ottima e non fa rimpiangere la lettura in lingua originale.
Dan Lungu è bravo nel farci immaginare come si viveva a quei tempi, senza mai indulgere in pietismi e in invettive politiche, ma soprattutto senza mai raccontare gli orrori di un regime totalitario. Lascia al lettore, conducendolo per mano, la scelta di schierarsi dalla parte di Mica o di Alice, e quindi di decidere, democraticamente, se si stava meglio quando si stava peggio.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi ama l'ironia
Trovi utile questa opinione? 
160
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

4 risultati - visualizzati 1 - 4
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.


28 Marzo, 2012
Segnala questo commento ad un moderatore
Bella recensione,ma se l'autore non ci racconta gli orrori del regime totalitario,quelli che tutti i regimi sono stati in grado di occultare magnificamente,come si fà a decidere democraticamente ?Certo stava meglio chi era con il regime,ma stava peggio chi era perseguitato.

28 Marzo, 2012
Segnala questo commento ad un moderatore
E forse chi stava peggio era la maggioranza,senno il regime non sarebbe caduto?
In risposta ad un precedente commento
Argento
29 Marzo, 2012
Segnala questo commento ad un moderatore
Credo che gli orrori del regime siano stati abbondantemente documentati e raccontati.
Basta fare un giro su internet per sapere cosa succedeva.
Grazie, mi fa piacere che la mia recensione ti sia piaciuta.

10 Aprile, 2012
Segnala questo commento ad un moderatore
Bellissima recensione! E gran libro. A chi ha amato questo libro consiglio l'altro romanzo di Lungu uscito in Italia un paio d'anni fa, "Il paradiso delle galline. Falso romanzo di voci e misteri" per Manni editori. Vi troverete molti dei motivi schizzati anche qui, innestati in un impianto narrativo molto migliore e che ha consacrati Lungu come scrittore in Romania ben prima di Sono una vecchia comunista.
Seguite poi l'autore al Salone di Torino, dove presenterà questo romanzo e il nuovo romanzo "Come dimenticare una donna"...
4 risultati - visualizzati 1 - 4

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Le furie di Venezia
Valutazione Utenti
 
4.0 (2)
La regina dei sentieri
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Demon Copperhead
La stagione degli amori
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera
Eden
L'anno che bruciammo i fantasmi
T
La notte mento
Il mondo invisibile