Dettagli Recensione
Senza infamia e senza lode.
Questa è l'unica espressione che mi viene in mente se dovessi riassumere questo libro in poche parole. Forse l'autrice ha dimenticato di aggiungere un pizzico di sale nella famigerata torta al limone, il risultato infatti è piuttosto insipido, non brutto, ma nemmeno bello da lasciare il segno.
La trama è comunque molto interessante: Rose è una ragazzina normale che alla vigila del nono compleanno si accorge di potere sentire i sentimenti e gli stati d'animo delle persone quando ingerisce il cibo da loro preparato. Riesce così a "sentire" ad esempio la rabbia del pasticcere del negozio di biscotti, oppure la depressione della compagna di scuola, ma soprattutto riesce a percepire la profonda tristezza della madre, una donna apparentemente solare e forte, ma sposata con un uomo distratto e assente.
I presupposti per una bella fiaba moderna ci sono tutti, ma dopo le premesse iniziali, che ci parlano della reazione di Rose alla scoperta del suo dono, il libro vira decisamente ( e quasi esclusivamente ) sulla vita di questa famiglia non troppo ordinaria. Conosciamo quindi la madre, una donna tormentata ma che ama comunque la propria famiglia, malgrado tutto; il padre, un uomo buono ma apatico, il fratello maggiore di Rose, Joseph, forse la figura più controversa del romanzo; non si capisce infatti se sia geniale o affetto da una grave forma di autismo, io propendo per la seconda ipotesi, anche se, a quanto pare, la scrittrice ha volutamente lasciato il dubbio ( per me un ragazzo che si fa trovare per terra con la faccia riversa sulla moquette e sta li per ore senza un apparente motivo, oppure una persona che incastra i pantaloni nelle gambe della sedia per restare seduto per ore davanti il computer senza mangiare e bere, non è poi così normale ). Verso la fine la storia torna nuovamente sulle capacità di Rose, ma queste pagine non fanno altro che farti intuire come sarà il finale, e, visto che a quel punto mancano ancora circa ottanta pagine da leggere, diventa tutto improvvisamente più pesante.
Malgrado tutto assegno comunque tre stelle per categoria, non è un brutto romanzo, ma mi sa di occasione mancata ed è un vero peccato.
Indicazioni utili
- sì
- no