Dettagli Recensione
Il navigar m'è dolce in questo mare..
Sei giovani ragazzi inglesi (tre ragazzi e tre ragazze), colti e brillanti, stufi delle loro vite rispondono ad un annuncio sul giornale nel quale si cercano "menti brillanti per un grande progetto". Un breve colloquio e, non si sa come ne perché, i nostri protagonisti si trovano su un isola deserta. Deserta sì, ma non priva di comfort, una bella casa e tanto cibo.
Che ci faranno lì? Chi li ha riforniti di cibo? Saranno veramente soli?
Le domande e i dubbi si susseguono, i ragazzi hanno paura, ma ben presto iniziano a parlare e a conoscersi. I giovani protagonisti mettono a nudo con una seducente freschezza, la loro cultura musicale, letteraria, le loro esperienze e fantasie sessuali, la loro passione per i videogiochi, le loro fragilità psicologiche tipiche di personalità particolarmente brillanti e geniali.
Ho letto molte recensioni di questo libro, il 60% delle quali negative. La cosa che più si rimprovera alla Thomas è la stagnazione della trama, io non concordo. Anzi per me è proprio quello il punto forte del libro. E' vero che di azione ce ne è poca, certo non manca qualche sorpresa e colpi di scena , ma vengono trattati come un diversivo volto a catturare l'attenzione del lettore, una sorta di sottotrama, ma non il fulcro del libro. L'attenzione è tutta rivolta alle riflessioni dei protagonisti, nei cui dialoghi non si affrontano solo temi più leggeri come i gusti letterari o musicali, ma si sfocia nella filosofia, in riflessioni sulla vita e sul nostro ruolo di esseri umani. Per apprezzare questo libro ne va capito lo spirito, il messaggio, il ritratto della società che pesa sui giovani anche di mente brillante come un macigno.
I dialoghi sono naturali, spontanei e rispecchiano tutto un mondo interiore altrimenti di non facile comprensione. Oltrettutto l'abilità dell'autrice sta, a mio parere, proprio nel fatto di saper indagare a fondo e con maestria la psicologia dei protagonisti senza per questo rifilarci un noioso pappone psicologico-esistenziale ma rendendo il tutto fresco, spontaneo e interessante. Un libro costruito con maestria, con uno stile impeccabile e molta originalità. Lo consiglio vivamente!
P.S:
ATTENZIONE SPOILER (Se non avete letto questo libro e avete intenzione di farlo NON LEGGETE)
Non ho trovato affatto il finale inconcludente, anzi. Era abbastanza chiaro come sarebbe andata a finire. Secondo me Jamie ha accartocciato il pezzo di carta perché ha scelto di rimanere, fin qui è ovvio!! Ma in generale tutti (o quasi) l'avevano scelto fin dall'inizio. Per un assurdo ed altamente incredibile colpo di fortuna paradossale si sono ritrovati liberi dalla loro vita, dall'alienazione sociale di cui erano vittime, dalle insulse e manipolatorie regole della mentalità capitalistica. Capitolo dopo capitolo si delinea il fatto che tutti apprezzano questo essere perduti, essere "lontani", anche se non tutti lo ammettono. I dialoghi superficiali servono a mio parere proprio a delineare il mondo in cui vivevano, le norme, i modelli. Ed infine Jamie compie il gesto eroico che desiderava: permette a tutti di essere liberi.