Dettagli Recensione
Un massacro
Un libro all’apparenza semplice, uno di quelli che ti fanno leggere alle scuole medie. Un libro che narra in prima persona la vicenda di un soldato tedesco e dei suoi compagni mandati al fronte. Una vicenda sicuramente drammatica, ma l’autore non si limita alla pura descrizione razionale dei fatti: la realtà viene filtrata dal protagonista, e le sue riflessioni vengono chiaramente riportate. Riflessioni sull’uomo, su questa bestia assetata di sangue; riflessioni sulla guerra, sul fatto che quest’ultima non serve a niente se non a disumanizzare i giovani ragazzi arruolati volontari sulla base di pure fandonie. Ragazzi che perdono e buttano al vento la propria giovinezza, che non sanno più vivere, che sanno solamente combattere e uccidere. La trasformazione da uomo a macchina assassina è descritta chiaramente.
Un libro crudo, diretto, senza troppi giri di parole. Un libro semplice e complicato al tempo stesso.
Un libro che fa riflettere su come l’uomo non sappia vivere senza ammazzare un proprio fratello.
È attraverso un libro del genere che l’autore cerca di farci immaginare – anche se per noi, per questa generazione è difficile farlo – la drammatica situazione mondiale del novecento e la drammatica concezione umana di questo secolo.