Dettagli Recensione
Sottofondo di violino
L'incipit è intrigante. In una stanza vuotoa un uomo è sospeso, a pochi centimetri dal pavimento e sembra ondeggiare nell'aria, seguendo il placido suono di un violino, suonato da un esecutore impareggiabile. Questa è la scena del "crimine" che Joona Linna deve capire per risolverlo, perchè c'è qualcosa, molto, di inspiegabile. Non può essere suicidio. Non può essere mocidio. Il libro strada facendo accelera e, quando arrivi verso la fine degli eventi, aspettandoti il colpo di scena, ti lascia un pò di senso di incompletezza, non ti dà tutto quello che ti aspetti. Rispetto a "L'ipnotista" forse questo libro perde un pò sotto il piano psicologico e l'epilogo risulta un pò misterioso. Le apparenze sono soltanto il velo ingannatore dietro cui si nascondono i crimini. E i crimini nascono da una cosa sola: i desideri.