Dettagli Recensione
Cinico e impietoso
"A ovest di Roma", scritto nei primi anni Settanta e pubblicato postumo nel 1986, è forse il libro più riuscito di John Fante.
Con "Il mio cane Stupido", il primo dei due racconti del volume, "l'american dream" giunge ad un fatale cortocircuito: Henry Molise (alter ego di John Fante), scrittore hollywoodiano, dopo aver raggiunto il successo, inizia una lenta deriva esistenziale e professionale. Il panorama familiare è altrettanto fallimentare: quattro figli scansafatiche dediti alla marjuana, una moglie annoiata e sempre pronta alla fuga. I precari equilibri della famiglia Molise, vengono turbati dall'inatteso arrivo nella loro dimora, di un deforme e stupido cane, che scatena reazioni esilaranti nei suoi familiari. Ne "L’Orgia", il secondo racconto breve, la voce narrante appartiene ad un bambino, che rievoca la fine brutale della sua infanzia.
E' un libro cinico e impietoso, in bilico tra comico e grottesco. Un malinconico autoritratto di John Fante, alla soglia di una maturità, che sembra non arrivare mai.
Buona lettura:)