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Il quaderno di Maya
 
Il quaderno di Maya 2012-03-13 18:41:40 Valerago
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Valerago Opinione inserita da Valerago    13 Marzo, 2012
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Donne sempre protagoniste

Sempre Isabel Allende ed ancora una volta uno splendido ritratto tutto al femminile. Storia di riscatto, di inferni personali e di persone che ti tendono la mano, “Il quaderno di Maya” si legge tutto d’un fiato, in un’alternanza tra un passato e un presente fortemente legati, fili intrecciati che portano alla nascita di una donna completa e consapevole di se stessa.
Maya Vidal è un’adolescente dall’infanzia felice ma comunque segnata dall’assenza del padre, pilota di aerei perennemente con la testa tra le nuvole, e l’abbandono della madre, descritta poeticamente come una principessa lappone. A farle da genitori sono i due esplosivi quanto originali nonni paterni: Nidia Vidal, Nini, e Paul Ditson II, Popo; saranno questi personaggi straordinari ad arricchire la mente e la fantasia di Maya, consentendole di crescere serenamente e senza sentire troppo il peso dell’assenza dei genitori. La casa dei Vidal a Berkeley è un trionfo di oggetti inutili e kitsch, un ammasso di roba ricca di storia e di significati, il tutto sormontato da una torretta con telescopio dalla quale Maya e il suo Popo cercano il “pianeta verde”, della cui esistenza il nonno non ha alcun dubbio. Alla morte del suo Popo, del suo punto di riferimento, Maya perde totalmente il controllo di sé, precipitando in un vortice infernale di alcool, droga e compagnie pericolose. Dopo un periodo a Las Vegas, durante il quale la ragazza tocca il punto più basso del degrado, inizia faticosamente a risalire, con l’aiuto di persone amorevoli e disinteressate che le faranno capire che è giovane e può ancora vivere la sua vita. Sarà proprio l’intrepida nonna a spedirla nel luogo in cui Maya ritroverà veramente la voglia di vivere: Chiloè, una sperduta isoletta del Cile, dove la tecnologia è arrivata solo in parte, ma in compenso le persone sono genuine e accoglienti. Proprio qui, in questo puntino minuscolo del mappamondo, popolato da personaggi quasi da favola ma, in realtà, concreti e solidi, e con l’aiuto di un quaderno nel quale riversare tutta se stessa, Maya metterà davvero una pietra sul passato e si aprirà con fiducia al futuro.
La Allende non sbaglia un colpo, le sue donne sono coraggiose e sanno imparare dai propri errori. La galleria di personaggi creati dall’autrice sudamericana si arricchisce di un nuovo, meraviglioso tassello.

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A chi ama l'universo della Allende
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