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Perché leggere “La voce invisibile del vento”?
Perché il titolo “La voce invisibile del vento”?
Forse perché, quando si è angosciati e si è convinti di aver perso tutto, solo il vento, con il suo soffio sulla pelle, sembra essere l’unica cosa in grado di placare la nostra angoscia e calmare il nostro animo. Se ci sentiamo perduti, abbandonati da tutti, di chi scegliamo di fidarci? Quali sono le sensazioni che il nostro corpo ci trasmette? Possiamo fidarci dell’intuito, del buon senso, della memoria? La nostra mente può ingannarci? I nostri ricordi possono sfumare così facilmente e confondersi e confonderci?
Questo secondo romanzo di Clara Sànchez, dopo Il Profumo delle foglie di limone, è la conferma di una grande scrittrice. È un romanzo molto intimo, che fa riflettere sull’esistenza che conduciamo ogni giorno, fatta di piccoli e ripetitivi gesti, cui non diamo più importanza. La nostra mente, in tutto questo processo ricco di vita, cosa fa? Che azioni ci porta a compiere? La nostra coscienza può essere la risposta? E l’amore che ruolo ha nella nostra vita?
L’inizio di questo romanzo parte con quella che può definirsi una “coppia giovane”, formata da padre, madre e figlio di sei mesi. Félix, Julia e Tito. Sono una famiglia come tante che parte per andare in vacanza. La meta scelta è Las Marinas in Spagna, dove sperano di rilassarsi e divertirsi, ma accade l’imprevisto. L’inizio del dramma parte da un elemento banale come la necessità di comprare del latte. Ci va Julia, ma non fa più ritorno. Già prima di partire ha dei problemi: si addormenta facilmente, è sempre stanca, affaticata. Forse dovrebbe andare da un medico. Il marito lo sa, ma non ci fa caso, perché è normale essere sempre stanchi, quando si deve lavorare e badare ad un bambino che dipende per ogni cosa da te.
Fin dai primi capitoli, la narrazione si sdoppia e si focalizza, in maniera alternata, fra il punto di vista di Félix e quello di Julia, indicandone il nome all’inizio del capitolo. La storia è quella di due vite che vivono su dimensioni parallele, dove inizialmente si ha difficoltà a distinguere la realtà dal sogno, la realtà dai ricordi e la memoria dei protagonisti non è sempre affidabile.
Per tutto il libro, lei cercherà di tornare da lui e dal figlio. Sarà assalita da vergogna, sensi di colpa, compirà azioni senza senso e affronterà tante difficoltà.
Anche Félix subirà il peso di un profondo senso di impotenza, poiché vorrebbe aiutare la moglie. Cercherà di reagire e di fare tutto ciò che è umanamente possibile per far tornare Julia dalla sua famiglia.
VOTO 10+
Chi non ha letto questo libro ed ha intenzione di farlo, non continui a leggere perché, nel commenti di seguito, Pupottina svelerà molte parti, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.
Un libro decisamente ben scritto, con uno stile perfetto. La scrittura è semplice, ma allo stesso tempo elegante e delicata, capace di prendere per mano il lettore e trascinarlo in una storia in bilico tra la realtà e il sogno, in una dimensione sospesa nel tempo e nello spazio. I protagonisti vivranno esistenze parallele nel medesimo luogo, sconosciuto a entrambi. Faranno incontri, vivranno situazioni particolari. Seguendo le due narrazioni parallele sarà possibile riavvolgere il nastro delle vite di Félix e Julia e ripensare, insieme a loro, alle scelte compiute, agli errori commessi in buona fede, ai sentimenti e ai desideri proibiti. Il lettore rimarrà intrappolato nelle loro menti, nel loro disperato bisogno d'amore, nella loro difficoltà a cominicare. Sarà possibile scoprire cosa si annida nelle loro menti e nei loro cuori e cosa vogliono tenere nascosto. Il lettore potrà scoprire tutto ciò che si agita nelle loro anime: desideri inconfessabili, tradimenti, paure, sogni e aspettative per il futuro.
Per Julia l’unico conforto sarà la voce del vento che soffia dal mare e profuma di sale e di fiori, dove spesso le sembrerà di sentire la voce del marito e di altre persone care e il tocco di creature invisibili che le sembrano spettri.
A fare da sfondo alle normali esistenze dei protagonisti ci sono l’ambiguità della mente e la complessità dei processi mentali.
Félix farà di tutto per risvegliare la moglie dal coma, anche cercare di direzionare i sogni di lei, influenzandoli con ogni cosa crede giusta. Arriverà a intraprendere la scelta più difficile che un uomo possa fare. Indagherà, soffrirà, scaverà nella vita e nei segreti di sua moglie. Si chiederà cosa la rendesse veramente felice, quali fossero le sue priorità e se lo avesse mai realmente amato. Lui era certo di amarla e per questo l’avrebbe salvata o almeno avrebbe tentato, nonostante la tentazione, la vulnerabilità e le insicurezze proprie di un animo che soffre.
Quando amiamo, forse è l'insicurezza o forse altro a farci tenere sempre la porta aperta verso il dubbio che le cose possano essere diverse da come ci sembrano.
La storia è veramente originale, molto particolare, avvincente, ricca di colpi di scena e di bivi in cui una decisione può cambiare la direzione già intrapresa. Il ritmo è veloce, grazie alla brevità dei capitoli, che hanno una lunghezza costante, e alla piacevolezza dello stile, nonostante la storia non sia esente da parti molto drammatiche. La storia, infatti, è, sì, romantica, ma allo stesso tempo anche triste e con un finale inatteso che vi sorprenderà, oltre a farvi riflettere.
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Commenti
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scusa il ritardo con cui ti rispondo.
sì, è vero, che le opinioni possono essere diverse e lo si nota anche grazie alle opinioni.
molto dipende dalle aspettative e dallo stato d'animo con cui ci si accosta ad un libro.
io non avevo letto niente di simile e l'ho apprezzato e amato.
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Mi piace verificare quanto una cosa che ho ritenuto banale e frettolosa, per un'altra persona sia quasi un capolavoro, questo mette in luce quanto ognuno di noi è unico e irripetibile. Bello! Grazie