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Il sussurro della montagna proibita
Dire che è un bel libro è forse riduttivo, sarebbe più giusto definirlo un interessante libro di denuncia, sicuramente questa definizione si avvicina di più all’intento dell’autrice.
Eskandar vive in uno sperduto villaggio dell’attuale Iran, è solo un bambino quando sale sulla montagna proibita, vuole vedere gli stranieri che sono li a lavorare, scavano e trivellano, lui non capisce cosa facciano lì ma lo stupore più grande lo ha quando scopre che loro hanno cibo e acqua, cosa che al loro villaggio non hanno più da tempo, il corso che irrigava i loro miseri campi è stato deviato per portare l’acqua agli stranieri, ecco dov’era finita l’acqua !!!
Eskandar è un bambino solo e sale spesso sulla montagna proibita ,diventa amico dei Farangi, gli stranieri, loro gli donano cibo e acqua e lui è lì anche nel momento preciso il cui il famoso petrolio comincia a zampillare, tutti esultano ci fanno il bagno dentro, l’euforia è alle stelle, solo lui non capisce cosa sta succedendo e come mai sono così felici di aver trovato questo liquido nero che spesso ha rovinato i loro raccolti. Scoprirà con il tempo che l’oro nero, sarà la rovina per la sua gente e che la lotta per ottenerlo tra le grandi potenze mieterà vittime tra la sua popolazione perché è sempre il più debole a pagare la sete di ricchezza dei grandi stati , Eskandar scoprirà presto che non c’è ricchezza e libertà dove non c’è istruzione e cultura.
Grazie a uno di questi stranieri che lo prende a cuore Eskandar va a scuola e impara a leggere e scrivere, cosa che gli tornerà utilissima per tutto il resta della sua vita.
Il libro percorre la storia della Persia , attuale Iran, del 900, e insieme percorre la storia di Eskandar , ci si affeziona a questo bambino e, con l’andare avanti in questa lettura, si prova una grande stima e rispetto per l’uomo che diventerà.
Lo stile è semplice e scorrevole, ma trattandosi di un libro di denuncia è abbastanza lento, in alcuni punti ho trovato la lettura un po’ pesante ma mai ho pensato di mollarlo, mi prendeva molto l’argomento , in fondo dello Scia di Persia sapevo solo che aveva ripudiato la bellissima Soraya perché non poteva avere figli, interessante invece è stato conoscere la vita e le idee politiche di quest’uomo e di quelli che come lui hanno pensato solo alla ricchezza dello stato senza pensare invece a quella della popolazione.
Una lettura edificante che mi sento di consigliare.
P.S Grazie marcello che lo hai recensito, mi hai invogliato a leggerlo, stazionava nella mia libreria da più di un anno ormai.
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l'avevo già messo in lista, appena smaltisco un po' lo leggo.....