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Amore, Guerra e Coraggio
Via col vento è un romanzo datato, scritto nel 1936 e ambientato in un panorama geografico e temporale ancora più lontano: sembra quindi impossibile che possa attrarre lettori del 21esimo secolo, che vivono in una realtà apparentemente estranea alla Guerra di Secessione e per i quali i valori di metà ‘800 sembrano astratti e insensati. In realtà tutto questo fa solo da sfondo: è l’esuberante Rossella O’Hara, testarda e ambiziosa, che ha fatto da eroina per intere generazioni di donne, a catalizzare l’attenzione del lettore. È inevitabile immergersi a pieno nel romanzo e seguire con il fiato sospeso le disgrazie della guerra e le piccole gioie dell’amore che la trasformeranno dalla viziata bambina che conosciamo all’inizio del romanzo, alla giovane donna matura e consapevole che lasciamo a malincuore nell’ultima pagina. Via col vento è un romanzo che ancora oggi può offrire molto, che riesce a conquistare tanto profondamente da costringere, a fine lettura, a prendersi un momento per riuscire ad abbandonare la storia e i suoi protagonisti e tornare alla vita di tutti i giorni. Margaret Mitchell riesce a dare ad ogni personaggio che incontriamo uno spessore tale che molte volte ci si ritrova a stupiti che non siano persone in carne e ossa, ma rappresentazioni incorporee legate a storie d’amore che riescono a far sognare lettori d’ogni età da ieri fino a oggi. Queste figure perfettamente delineate e inserite nel loro contesto si incastrano geometricamente con una trama avvincente e ricca di colpi di scena, che ci porta a conoscere, passo dopo passo, la storia di Rossella O’Hara, che cade continuamente in ginocchio ma continua imperterrita ad alzarsi.