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Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio
 
Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio 2012-03-09 21:55:49 ombraluce
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ombraluce Opinione inserita da ombraluce    09 Marzo, 2012
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OGNUNO HA LA SUA VERITA'

La copertina di questo libro esprime già la varietà e la moltitudine dei personaggi, con tanto di nome e cognome e nazionalità. Ecco, la nazionalità è il vero perno attorno cui ruota il racconto che, partendo dall'omicidio dell'equivoco "Gladiatore", ci fa conoscere ad uno ad uno i personaggi del condominio da lui abitato, appunto un palazzo di piazza Vittorio, il quartiere più multietnico di Roma. Indovinatissima è la scelta di presentare ognuno di questi con la sua verità e la sua ipotesi su chi possa essere l'assassino, attraverso una miriade di congetture e diattribe condominiali che culminano puntualmente sull'ascensore, oggetto di uso comune di persone di varie provenienze e classi sociali.Ufficialmente c'è un indiziato, Amedeo, che è sospettato per il semplice fatto di essere scomparso dopo l'omicidio, ma i condomini e i suoi amici, sia italiani che no, non sono d'accordo con questa ipotesi. Amedeo sembra anzi essere l'unica persona che tutti rispettano e nel quale hanno fiducia.La portinaia Benedetta Esposito, ad esempio, lo difende perchè lo crede una brava persona, e, pur dicendo che bisogna cacciare tutti i lavoratori immigrati, è convinta di non essere razzista... Attraverso le voci dei vari protagonisti affioreranno tutte le incomprensione, le false certezze e le diffidenze con cui le persone si trovano a contatto quotidianamente, in una mescolanza di episodi sia drammatici che divertenti che ci porteranno al finale inaspettato e... veramente illuminante!

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molto interessante!!!!!
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ombraluce
10 Marzo, 2012
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Hai ragione, questo è il libro più interessante e originale che ho letto ultimamente. Ci sbatte contro stereotipi e pregiudizi, ma riesce a farlo con una grazie che incanta. Non urla, grida e frasi ad effetto, solo la delicatezza dell'empatia. E poi, sono solo 187 pagine...
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