Dettagli Recensione
La porta dell'ospedale
Sebbene avessi riposto grandi aspettative in questo romanzo, ne sono rimasta molto delusa e la cosa mi dispiace.
Non mi è nemmeno sembrato di leggere un libro, ma di essere a bordo di un' ambulanza che mi ha portato a vita in un ospedale (e in un certo senso non è una cosa del tutto negativa, perchè dimostra la buona capacità dell'autore di far entrare il lettore nella storia).
Perchè più dei tre quarti del romanzo non sono altro che descrizioni lunghe e dettagliate di interventi e operazioni chirurgiche talmente minuziose e precise, che durante la lettura mi è venuta un po'di nausea.
Sembrava quasi di leggere un libro di Patricia Cornwell o di guardare una puntata di "Grey's anatomy" o "Dottor House".
Non dico che queste cose non ci dovrebbero essere (perchè sono fatte molto bene) ma avrei preferito che la storia si concentrasse di più sul legame tra i due fratelli protagonisti e sulle loro vicende personali che su tutto il resto appena enunciato che, secondo me, andava ridotto.
La stessa cosa vale per il contesto sociale in cui è ambientata la vicenda: ben fatto, ben descritto, ma eccessivamente lungo e un po'soffocante senza particolari colpi di scena.
E non basta, poichè l'autore ci deve anche propinare tante altre storie di vita di personaggi poco rilevanti di cui, almeno a me, non importava molto.
Anche se comunque nel complesso risulta un mattone molto pesante, ribadisco che è scritto molto bene anche se non fa salire l'entusiasmo alle stelle.
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