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"L'occhio della Nothomb"
Amèlie Nothbomb sfida immediatamente il lettore, non tenta di inngannarlo accompagnandolo "teneramente", per poi condurlo attraverso le immagini che vuol mostrare, non utilizza nessuna pagina introduttiva velata di leggerezza per "ammorbidire" il terreno: la prima frase giunge secca, dilaniante,perentoria.Come definirla ? Un pugno nello stomaco? Un doccia gelata?
"Venne il momento in cui la sofferenza altrui non li sfamò più: ne pretesero lo spettacolo".
... E, da li, il crudelissimo, spietato "spettacolo" ha inizio.
L'autrice sembra servirsi di una telecamera, restando appunto coerente con il tema trattato, utilizzando uno stile minimalista concedendo però, a un attento lettore, la possibilità di saper cogliere le descrizioni fondamentali, nulla è scritto "a caso".
Catapultandoci sulle strade di una Parigi dei giorni nostri, assediata dalle troupe televisive alle prese con le crudelissime "selezioni" dei concorrenti che dovrannno partecipare al nuovo reality Show "Concentramento", questi verranno divisi tra due gruppi: quelli obbligati a vivere come deportati, a cui appartiene Pannonique, e quelli che invece si sono spontaneamente offerti di interpretare il ruolo di kapò, tra questi personaggi spicca la figura di Zdena, che rappresenta l'anitesi di ciò che invece la splendida Pannoqiue incarna. Quest'ultima diverrà la VERA PROTAGONISTA del teleschermo.
Mantenendosi sempre "dietro le quinte", la Nothomb, in quest'opera breve, che rappresenta indubbiamente un libro/denuncia, è in grado di farci prendere in analisi svariati temi che fan da protagonisti alla società odierna, dal potere mediatico,alla superficialità di una politica corrotta, ingololista solo dal denaro e totalmente priva di scrupoli morali, all'"occhio" del telespattatore che diviene sempre più schiavo di spettacoli orribili e perversi.Ma, quasi inaspettatamente,altri elementi verranno presi in causa : la dignità, l'umanità, la libertà individuale, l'integrità morale che emergeranno rappresentando appunto una vera e propria VITTORIA.
Una lettura spiazzante,poco più di cento pagine che lasciano indubbiamente un segno indelebile, e ... un'importante riflessone sulle responsabilità che ci assumiamo, noi, semplici spettatori quando selezioniamo i programmi tv con il nostro telecomando...
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Commenti
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spiazzante, eccome: di certo la leggerò ancora !!!! è il "mio tipo";)))
Allora dovresti provare anche la Di Grado, l'ho trovata affine seppur completamente diversa e giovanissima.
Appoggiamo il made in Italy, quando vale !
In attesa che Viola scriva altro, Io comprero' tutto di Nothomb.
Coi tempi della mia LD, ovviamente.
Spiazzante, eh? Lo dite proprio tutti.
Ottime osservazioni Gio.
Ottima rece e grande Nothomb.
Questo ancora mi manca....non vedo l'ora di leggerlo!
ok, c.u.b.; proverò anche la DiGrado;)))
Ally e Amy : leggetelo!!!
Grande Giovanna!!! :))
Non potevi dire meglio! Brava brava brava...
p.s.: però mi sembra di aver detto forse un po' poco...!!!
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Quanto e' vero !
Brava Gio, bella rece.