Dettagli Recensione
Spietato
Ogni tanto mi piace uscire del mio "orticello" ed esplorare nuovi mondi letterari, immaginavo che Palahniuk fosse piuttosto fuori dai miei canoni attuali e non mi sbagliavo. Che dire , a una settimana dall'aver terminato il libro ancora non sapevo bene cosa pensare di Palahniuk, mi sono detto : è un genio o uno che si pettina con il martello?. Va metabolizzato , lasciato decantare , perchè per 200 e passa pagine prende a calci la società americana in modo ironico ma l'ironia del buon Chuck è cinica, a tratti cattiva, politicamente scorretta e senza compromessi . Ted Branson è l'unico passeggero di un aereo dirottato, il pilota ha appena abbandonato il velivolo,Ted racconta al registratore di bordo la sua storia, da scampato ad un suicidio di massa della setta religiosa a cui apparteneva a istruttore di galateo per ricchi annoiati , a telefono salva vite che istiga al suicidio fino a diventare a sua volta una specie di predicatore più finto dei valori che vorrebbe promuovere.
Il libro inizia lento e sembra pure noiosetto poi prende la rincorsa e travolge, si parte dalla dissacrante descrizione della Chiesa Creedish , simbolo del proliferare di queste comunità in America ma soprattutto delle pericolose deviazioni delle religioni e dei loro feticci, alla crititca del protagonismo ad ogni costo che rende senza valore ciò che avviene lontano dalle telecamere per finire con il consumismo e qualche schiaffone pure alle case farmaceutiche. La scena del superbowl è il simbolo del libro, del vuoto di valori evocato da Palahniuk : assolutamente geniale. Può bastare? No perchè Chuck ci mette una serie di personaggi al limite, anzi FUORI , a cominciare dal protagonista: allucinato, spaesato, un burattino nelle mani di creatori di mostri , passando per Fertility Hollis , una ragazza che prevede il futuro , fino ad un fantomatico agente tuttologo senza scrupoli .
Libro surreale, crudo e spietato, alla fine ho pensato che nessun personaggio mi ha trasmesso qualcosa, mancava empatia, è rimasto un senso di vertigine , di vuoto .
Non credo che Palahniuk sia un autore per tutti : ci vogliono mente aperta e nervi saldi (e in certi momenti pure stomaco d'acciaio...) ma sicuramente il suo messaggio arriva e lascia il segno.
Leggere Palahniuk è come andare in palestra a fare un corso di difesa personale e tornare a casa "gonfio" di botte ma sapendo di aver imparato qualcosa.
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Commenti
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Amo Palahniuk per come è "fuori" nello scrivere, per cui leggerò senz'altro anche questo suo libro.
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ho letto solo un romanzo di Palahniuk, anch'io spinta dalla curiosità verso nuovi orizzonti letterari, e sono pienamente d'accordo con le tue valutazioni in merito a questo autore.