Dettagli Recensione
Bello senz'anima
Questo romanzo è come un edificio costruito da poco: fuori appare maestoso, perfetto e bellissimo, ma se si visita l'interno non c'è dentro niente.
Lo definirei con il titolo di una canzone di Riccardo Cocciante: "Bella senz'anima".
Perchè c'è da dire una cosa: l'unica cosa bella de "Le due donne del Partenone" è la ricostruzione storica e geografica, semplicemente sublime e ben fatta (seppur lenta e parecchio noiosa e prolissa) e persino un esperto sarebbe d'accordo, e le imprecisioni sono veramente minime.
Ma il fatto che più mi è dispiaciuto è la quasi totale assenza di sentimento nelle due protagoniste: Mary Nisbet e Aspasia, realmente esistite.
Le storie delle due protagoniste sono parallele e ben distinte ma, sebbene abbiano più di duemila anni di distanza, sono comunque collegate al maestoso Partenone, di cui una è in parte creatrice e l'altra "ladra".
L'autrice si limita soltanto a narrare, raccontare, descrivere e ricostruire azioni, luoghi ed eventi dimenticandosi del carattere delle due eroine che ha preso in prestito per il suo romanzo.
Tra l'altro non sono riuscita proprio a capire perchè Karen Essex abbia narrato la storia di Mary in terza persona e quella di Aspasia in prima. Quest'ultima è stata la più interessante delle due, perchè più intensa e movimentata, esattamente come l'indomabile e famigerata amante di Pericle, (mentre quella di Mary è stata lentissima e sempre ferma allo stesso punto), anche se mi ha dato molto fastidio la scelta del traduttore di mantenere i nomi originali greci anzichè tradurli in italiano (ad esempio "Alkibiades" al posto di Alcibiade, "Sokrates" al posto di Socrate, "Perikles" invece di Pericle, eccetera...). Sarà un po'strano da dire, ma mi è sembrato un patetico tentativo di sembrare una persona acculturata.
In conclusione: chi vuole leggerlo non si aspetti colpi di scena o eroine intriganti, perchè purtroppo non ci sono.
Ma se amate i libri che rispettano fedelmente la ricostruzione dei secoli passati, allora questo fa per voi.
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Aspasia sicuramente è riuscita meglio.
Mi sarei aspettata di vedere un pò "dentro" le protagoniste... ma tutto questo è mancato, contrariamente a "i cigni di Leonardo" dove invece il rapporto tra le due sorelle era molto chiaramente espresso.
Avevo una gran voglia di leggere "I cigni di Leonardo", ma dopo questa delusione mi è passata un po'la voglia... Ne vale la pena?
Comunque credo che le recensioni mi vengano meglio quando un libro non mi piace XDDD
Viene evidenziato abbastanza anche il personaggio di Leonardo da Vinci, perfino come stilista di moda, non so se rendo!! Il Versace di allora..
comunque i libro è sottile, e il rischio di leggerlo vale sia per quello, sia perché, se non ti dovesse piacere, faresti una bellissima recensione ;))
Allora credo che lo leggerò =)
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Di questa autrice ho letto I cigni di Leonardo, ma non mi è proprio piaciuto.....