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“Fate i bravi” – “A volte la strada più difficile,
Dio, partito durante il Rinascimento, quando tutto sembrava andare a gonfie vele, torna dalla sua vacanza felice e contento, ma ben presto verrà messo al corrente dai suoi collaboratori (il Paradiso ha un suo ufficio, e che ufficio!) che durante la sua assenza le cose non sono filate propriamente lisce. E così Dio, da rilassato e soddisfatto, si trova a leggere sempre più sgomento i dossier sui secoli in cui è stato via, tormentandosi e indignandosi di fronte alle atrocità commesse dal genere umano (schiavismo prima, olocausto, guerra in Bosnia ecc poi). E, a fronte di una discreta incavolatura, via con una riunione speciale, a cui, oltre ai Santi più stretti, partecipa Gesù che, tornato da poco (il tempo scorre più lentamente in Paradiso) dalla Terra, si stava godendo la vita di Lassù, tra una fumatina di erba paradisiaca e qualche strimpellata addirittura con Jimi Hendrix.
Ma la situazione è critica, non si può andare avanti con questi umani che distruggono tutto quello che Lui ha creato in milioni e milioni di anni (se la ricorda Lui la noia di quando c’era solo esseri primordiali), che si ammazzano l’un l’altro con la velocità della luce e che soprattutto ammazzano e insultano e proibiscono in Suo nome.
Così viene deciso che non si può far altro che rispedire Gesù sulla Terra, nonostante qualche sua opposizione, visto che la volta precedente non era stata proprio una passeggiatina.
Ma così è e perciò Gesù Cristo rinasce negli USA (quanti “ferventi” credenti ci sono là!) ed è trentenne ai giorni nostri. E da qui parte la storia vera e propria, che va letta, non può essere raccontata, di Gesù che, appassionato di musica rock, finisce per partecipare ad un talent show, dove cercherà di portare nelle teste e nei cuori degli americani quell’unico comandamento (o raccomandazione) di Suo padre “Fate i bravi”, che a partire da Mosè, che di comandamenti se ne è inventati ben dieci, è stato largamente dimenticato.
E appunto, per quanto mi piaccia raccontare, il resto della storia va letto, perché tra le risate per il linguaggio scurrile di Gesù e lo stesso Dio, tra i personaggi curiosi che lo circondano, c’è un messaggio, “FATE I BRAVI”, che nel mondo di oggi è spesso dato per scontato, o è deriso e fuori moda, male interpretato o dimenticato, in primis da chi si professa “bravo cristiano”.