Dettagli Recensione
Introspettivo, profondo, intenso
Fino ad ora, Norwegian Wood è stato il libro più bello che abbia mai letto.
I temi fondanti dell'intero romanzo credo siano quelli della morte e della vita, della solitudine e dei sentimenti verso gli altri. Per questi temi si ha la sensazione della loro apparente opposizione unita alla consapevolezza dell'importanza della loro imprescindibile correlazione.
Il protagonista è Toru, un ventenne appassionato di libri e musica, sincero, inquieto e solitario, il quale si interroga costantemente su cosa sia giusto e su cosa sia sbagliato nel suo modo di affrontare i problemi che lo riguardano come adolescente. Questi spaziano dalla sua solitudine al rapporto con gli altri, in particolare quello indissolubile nei confronti di due ragazze, Naoko e Midori, che lo attraggono entrambe in maniera irrefrenabile.
Il libro in sè mi è sembrato a tratti un pò triste, per via della storia che narra, ma ciò mi è apparso infine spiegabile considerando la sua profondità.
Una delle cose che mi è piaciuta di più è l'attenzione da parte dell'autore nella descrizione, a volte quasi simbolica, di luoghi e paesaggi, cibi e oggetti. Essi vengono presentati con un perfezionismo che entra nei particolari, anche e soprattutto quelli che riescono a completare una sorta di visualizzazione della scena da parte del lettore, che in questo modo risulta essere nitida e quasi totale.
Il libro è, a mio modo di vedere, avvincente, scorrevole e curato nei dettagli. E' consigliato se si vuole leggere un libro profondo, intenso, introspettivo e mai banale.
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