Dettagli Recensione
Volpe artica
Questo romanzo è diviso in tre step temporali. Il 1916, anno in cui la nobile fanciulla Sasenka comincia a conoscere la vera miseria della Russia; il 1936, che vede la protagonista nella sua piena maturità di donna, con tutta la sua vita ben delineata, così come i suoi errori. E il 1994, anno in cui Katinka, studentessa di storia, conduce ricerche sulla famiglia di Sasenka, arrivando a scoprire che è la sua stessa famiglia. E' bello questo filo che, dai giorni nostri, conduce fino al passato, per rintracciare la verità. E' bello il ritratto dell'epoca, l'architettura del romanzo che si snoda in tre step temporali ben distinti ma intrecciati. Sono piacevoli le accurate e sensibili descrizioni, così come il sapore di stantìo degli archivi e, comunque, il senso di familiarità che c'è nei vecchi documenti. Nonostante tutto, ho trovato comunque il romanzo un pò noioso, a tratti eccessivamente prolisso. E se è vero che in Russia la vertà è scritta con il sangue innocente, è anche vero che di queste pagine colpisce di più l'amore di Sasenka per i propri figli che non la storia d'amore clandestina che la condanna.
Indicazioni utili
- sì
- no